Covid-19 nel Lazio, l’assessore D’Amato: “Chiudere le scuole? Il rischio c’è”
L’assessore regionale alla Sanità: “Finora nella Regione 10 casi di variante brasiliana”
Roma – Rischio scuola chiusa nel Lazio. Come misura per contenere l’emergenza coronavirus nel Lazio, “il rischio di chiusura delle scuole c’è sempre, perché dipende da come corre il virus e dal valore dell’indice Rt. Sono state adottate misure restrittive nell’intera provincia di Frosinone. Noi speriamo di no, ma nel fine settimana c’è un costante allentamento della tensione e quando accade ciò non è mai positivo”, ha precisato l’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato, a margine dell’avvio oggi dei tamponi per gli studenti dell’Università Sapienza di Roma. “Abbiamo avuto finora una decina di casi di variante brasiliana. Nella nostra regione le varianti più diffuse sono quella inglese e iberica. Di quella sudafricana, nessun caso”, ha affermato ancora l’assessore regionale.
“Noi già abbiamo iniziato con le vaccinazioni dei caregiver al Policlinico Umberto I per quanto riguarda la fibrosi cistica. Abbiamo preso in carico i genitori dei pazienti under 16 che, come sapete, non possono essere vaccinati. Oggi verrà emanata una direttiva affinché si possa procedere analogamente in tutte le altre strutture, già da questa settimana. Il senso è quello di colmare una lacuna che c’è nel piano vaccinale nazionale e dare una risposta a questi soggetti che sono particolarmente vulnerabili”, ha poi annunciato l’assessore. I medici di famiglia nel Lazio potranno vaccinare i loro assistiti “estremamente fragili”, ha quindi precisato D’Amato.
“Per i pazienti estremamente vulnerabili saranno 3 i canali di presa in carico – ha affermato l’assessore – Attraverso le strutture dove sono assistiti per le cure e le terapie, attraverso prenotazione online e attraverso i medici di medicina generale, con cui venerdì abbiamo concluso un accordo, che potranno vaccinare i loro assistiti con Pfizer”. (fonte Adnkronos)