Gaeta, Salone: “Le finte promesse su erosione e viabilità a Sant’Agostino”
Il candidato a sindaco nella prossima tornata elettorale critica aspramente le scelte dell’attuale amministrazione
Gaeta – “Se c’è un’area della nostra città che può considerarsi simbolo dell’abbandono e dell’incompetenza di questa amministrazione comunale, questa è certamente Sant’Agostino”.
Lo dichiarano in una nota il candidato a sindaco di Gaeta, nella prossima tornata elettorale, Antonio Salone, insieme all’ideatore del suo progetto politico Luigi Zazzaro.
“La spiaggia di Sant’Agostino è falcidiata dall’erosione, la viabilità dissemina morte, il commercio e il turismo sono calpestati dalle bugie della politica. Nella mia idea di città la riqualificazione di Sant’Agostino non è solo una voce in più da aggiungere a qualche vuoto programma elettorale così da renderlo più attraente come fino ad oggi è stato fatto, ma è una priorità”.
Esamina singolarmente ogni criticità evidenziata Salone e spiega: “Le nostre meravigliose coste di stagionale non hanno solo il turismo e i villeggianti, ma anche la lenta ed inesorabile distruzione delle spiagge che arriva puntualmente con cadenza certa e prevedibile.
Per ciclicità naturale e per incapacità politica. L’erosione costiera è una piaga sulla quale sono state fatte più chiacchiere che impegni concreti. Dalla Regione Lazio alle amministrazioni provinciali e comunali nulla o quasi è stato fatto. Gli isolati e sparuti interventi di contrasto programmati annualmente sono del tutto inutili e inefficaci. Spendere qualche milione di euro per tutte le fragilità costiere del Lazio, tra le quali Gaeta, sono interventi spot del tutto inconsistenti e che invece di risolvere i problemi, finiscono per essere certi solo per sperperare denaro pubblico.
Nel 2000, secondo fonti Ispra, il Lazio aveva perduto circa 2 milioni di metri quadrati di arenile, che rappresenta un bene economico diretto del valore capitale complessivo di circa 3 miliardi di euro. Secondo Legambiente sono 200mila metri quadrati l’anno, anche laddove si è già intervenuto (pennelli, barriere radenti e scogliere). Del tutto inefficaci si sono inoltre rivelati i cosiddetti ripascimenti. Insomma è la stessa Regione Lazio che afferma nei suoi piani programmatici di contrasto all’erosione di dover progettare interventi a medio e lungo termine ma finisce sempre con intervenire con le toppe. Dobbiamo invertire la tendenza”.
Si soffermano poi sulla viabilità Salone e Zazzaro. “Tra il 2013 e il 2017 – dicono – abbiamo dovuto piangere ben tre morti, giovani vite spezzate, tutte a piedi, per una giornata di mare, dopo una cena al ristorante o mentre si faceva jogging. Tutto questo è inaccettabile per una città, non solo avanzata e turistica, ma anzitutto civile. Abbiamo sentito promesse, impegni e paroloni solo a ridosso delle tragedie. Poi, il nulla. Siamo ancora così”.
Per quanto riguarda le promesse non mantenute i due autori della nota sostengono: “Il nuovo assessore al commercio e alle attività produttive Massimo Magliozzi, nel suo programma da sindaco scriveva che sarebbe stato dato mandato ad un professionista di redigere un piano di riqualificazione per Sant’Agostino. Non si è poi mai speso come consigliere comunale attendiamo e inizi a farlo come assessore. E dia anche impulso al sindaco Mitrano, sempre ricco di chiacchiere per le interviste ma che si è rivelato totalmente incapace di fronteggiare questa emergenza. Sovrappassi, dissuasori, spartitraffico. Nulla.
Purtroppo l’eccessiva antropizzazione costiera e la viabilità sono progetti del passato, pensati e realizzati quando alcune delle certezze scientifiche, urbanistiche e normative contemporanee non esistevano ancora. È chiaro che l’incedere dei cambiamenti climatici impone oggi riflessioni serie e lungimiranti da condividere con la Regione e l’Europa. Chi fa finta di nulla, chi parla di ripascimenti e racconta favole nei programmi e nei comunicati è solo un incapace. Dobbiamo occuparci della nostra spiaggia, dei nostri turisti, dei nostri operatori commerciali! Mandiamo a casa chi fino ad oggi ha pensato a quattro luci a Natale abbandonando il resto della città e le questione serie come questa e portiamo Sant’Agostino allo splendore che merita”.
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