Ratzinger: “La mia rinuncia? Una decisione difficile ma credo di aver fatto bene”
Ratzinger a otto anni dalla sua rinuncia: “Penso alle teorie cospirative che l’hanno seguita, ma la mia coscienza è a posto”
Città del Vaticano – “È stata una decisione difficile. Ma l’ho presa in piena coscienza, e credo di avere fatto bene. Alcuni miei amici un po’ ‘fanatici’ sono ancora arrabbiati, non hanno voluto accettare la mia scelta. Penso alle teorie cospirative che l’hanno seguita: chi ha detto che è stato per colpa dello scandalo di Vatileaks, chi di un complotto della lobby gay, chi del caso del teologo conservatore lefebvriano, Richard Williamson. Non vogliono credere a una scelta compiuta consapevolmente. Ma la mia coscienza è a posto”.
Da dentro le mura leonine, dove sorge il monastero Mater Ecclesiae, il Papa emerito torna a far sentire la sua voce e in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera spiega così i motivi delle sue dimissioni, a otto anni esatti dal termine del suo pontificato, che terminò alle 20 del 28 febbraio 20213, con la chiusura del portone della Villa Pontificia di Castel Gandolfo, tra le lacrime delle Guardie Svizzere.
E in merito a quella decisione Ratzinger tiene a ribadire che “il Papa è uno solo”, “battendo – si legge sul quotidiano – debolmente il palmo della mano sul bracciolo: come se volesse dare alle parole la forza di un’affermazione definitiva”.
Benedetto XVI parla anche dell’imminente viaggio apostolico di Bergoglio in Iraq: “Credo che sia un viaggio molto importante. Purtroppo cade in un momento molto difficile che lo rende anche un viaggio pericoloso: per ragioni di sicurezza e per il Covid. E poi c’è la situazione irachena instabile. Accompagnerò Francesco con la mia preghiera”.
A colloquio con Massimo Franco, Benedetto XVI parla anche della situazione politica italiana e del neo premier Draghi: “Speriamo che riesca a risolvere la crisi. È un uomo molto stimato anche in Germania”. Il Papa emerito fa riferimento anche a Sergio Mattarella, affermando di conoscerlo meno del predecessore, Giorgio Napolitano: “Come sta?”, chiede.
E non manca di commentare la politica estera, criticando il presidente Biden: “È vero, è cattolico e osservante. E personalmente è contro l’aborto. Ma come presidente, tende a presentarsi in continuità con la linea del Partito democratico… E sulla politica gender non abbiamo ancora capito bene quale sia la sua posizione”.
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