Ipotesi zona rossa a Pasqua e nuovo Dpcm, oggi il vertice fra Governo e Regioni
Il Governo guarda al “modello Natale” per affrontare il periodo di Pasqua: zone rosse nei festivi e prefestivi per contenere i movimenti
Roma – Italia zona rossa a Pasqua come a Natale, con regole, divieti e restrizioni in giorni festivi e prefestivi per arginare la diffusione del coronavirus. Chiusure nel weekend, zona gialla rafforzata con misure ad hoc destinate ad integrare il Dpcm del 6 marzo per contrastare la variante inglese del Covid (leggi qui).
Oggi il Governo, che ha in programma un confronto con le Regioni, attende nuovi dati sul quadro dell’epidemia in Italia e, sulla base delle informazioni aggiornate, valuterà i provvedimenti che verranno adottati dal Consiglio dei ministri di domani. La cabina di regia con il premier Mario Draghi ieri ha valutato la situazione, con il bollettino che ha registrato 22.409 nuovi contagi e 332 morti.
Tra i punti considerati acquisiti ci sarebbe l’automatismo per far scattare la zona rossa una volta superata l’asticella dei 250 contagi ogni centomila abitanti. Altro tema da affrontare è un proroga al divieto di spostamento tra le regioni, al momento in scadenza il 27 marzo. Per il resto, dagli spostamenti dai comuni di residenza al coprifuoco, tutto è oggetto di discussione, anche alla luce delle diverse sensibilità che compongono la maggioranza del governo di “salvezza” guidato da Mario Draghi. Quello che emerge è che il Governo guarda al “modello Natale” per affrontare il periodo di Pasqua. Insomma, zone rosse nei festivi e prefestivi per contenere i movimenti che in quei giorni potrebbero inevitabilmente diventare veicolo di contagio, spiega il titolare dell’Agricoltura Stefano Patuanelli.
Tra il confronto con regioni e enti locali e il Cdm di venerdì non si esclude un nuovo vertice con le forze di maggioranza per limare le misure da varare. Dovrebbe restare fuori dalla stretta il prossimo weekend, quello del 13 e 14 marzo. La linea del governo Draghi, sin dal discorso programmatico in Parlamento, è quella di informare delle restrizioni con un congruo anticipo rispetto all’entrata in vigore. (fonte: Adnkronos)