Raggi blocca la discarica di Monte Carnevale: “Avvierò la revoca dell’ordinanza”
La sindaca: “Volevo soltanto difendere la mia città dalla mala gestione che per decenni ha privato Roma e i miei cittadini di un normale sistema di gestione del ciclo dei rifiuti”
Roma – Il Campidoglio avvia le procedure per la revoca dell’ordinanza per la realizzazione della discarica di Monte Carnevale. Un provvedimento che arriva oggi, dopo gli arresti di questa mattina di una dirigente della Regione Lazio e un amministratore di due società operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti (leggi qui).
Nella mozione, che ha per oggetto “Revoca individuazione per la discarica di Monte Carnevale”, a firma della Consigliera Simona Ficcardi, si legge che la Sindaca e l’Assessorato competente di Roma Capitale dovranno “revocare nei termini più tempestivi possibile la Delibera di Giunta Capitolina del 13/12/2019, che ha individuato il sito di Monte Carnevale come discarica di rifiuti non pericolosi” e “vista la non idoneità anche degli altri siti emersi all’epoca dell’ultima emergenza discariche, a chiedere di avviare nuova ricognizione con gli Enti competenti, per individuare siti diffusi e ridotti, sia per lo smaltimento che per il trattamento dei rifiuti urbani”.
Raggi: “Sono scomoda”
“Sono stata ‘massacrata’ per cinque anni – scrive in un post di Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi – e ho subito ogni tipo di accusa solo perché mi opponevo al modello di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, ma alla fine avevo ragione. Oggi la Procura ha disposto due arresti in merito all’apertura della discarica di Monte Carnevale all’interno del territorio di Roma. Ora Zingaretti ritiri il proprio Piano Regionale dei Rifiuti che impone l’apertura di discariche a Roma, una scelta che noi romani abbiamo dovuto subire”.
“Non esprimo alcun giudizio sugli indagati, innocenti fino a prova contraria, ma è evidente che ci siano delle gravi responsabilità politiche della Regione Lazio”, prosegue la Sindaca. “Che quel piano fosse sbagliato l’ho detto in tutti i modi, ma in tanti hanno fatto orecchie da mercante. Io, dal mio canto, avvierò la revoca per la realizzazione della discarica di Monte Carnevale. La nuova maggioranza in Regione Lazio ha la possibilità ed il dovere di intervenire, rivedendo la assurda decisione di obbligare Roma ad avere una discarica sul proprio territorio”, sottolinea.
Nel post, la prima cittadina della Capitale ricorda che “il 31 dicembre del 2019 Roma Capitale è stata, di fatto, costretta ad indicarla come sito idoneo. Una imposizione del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti del Lazio. Sono stata attaccata per anni ma la verità sta finalmente venendo fuori. Io volevo soltanto difendere la mia città dalla mala gestione che per decenni ha privato Roma e i miei cittadini di un normale sistema di gestione del ciclo dei rifiuti. Hanno dato alle fiamme uno dei due impianti di proprietà di Roma Capitale per il trattamento dei rifiuti urbani, hanno tentato di mandare in fiamme anche il secondo, hanno distrutto migliaia di cassonetti. Eppure non si è alzata alcuna voce a difesa di Roma e della sua amministrazione. Intanto, noi abbiamo rimesso in regola anche i conti dell’Ama, la società che raccoglie i rifiuti in città: abbiamo trovato un buco per 250 milioni di euro. Anche in questo caso silenzio”.
“Lo dico ai romani: è il momento di alzare la voce. Basta! Siamo stanchi di subire. A breve si vota. Chi si candida a Roma abbia il coraggio di disconoscere l’operato di Zingaretti e dica chiaramente che non vuole una discarica a Roma. Io non ho problemi a dirlo”, conclude la Sindaca postando una sua foto e l’hashtag #Sonoscomoda
Valeriani: “Fondamentale trovare un sito per smaltire i rifiuti”
“L’inchiesta giudiziaria che riguarda la direttrice regionale Flaminia Tosini e l’imprenditore Valter Lozza non ha nulla a che vedere con il Piano regionale sui Rifiuti, mentre il sito di Monte Carnevale è stato esclusivamente scelto dal Campidoglio attraverso una delibera di Giunta comunale approvata il 31 dicembre 2019″. Lo dichiara in una nota dichiara Massimiliano Valeriani, assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti.
“Il Piano Rifiuti, infatti, ribadisce la necessità dell’Ambito territoriale ottimale della Città metropolitana di Roma e delle altre province del Lazio di dotarsi dei siti di lavorazione necessari per la corretta gestione dell’intero ciclo dei rifiuti”.
“Senza impianti adeguati non è possibile garantire la funzionalità del sistema e spesso si è costretti a conferire i propri scarti in altre regioni o in Paesi esteri. In particolare, è evidente che la città di Roma lamenti una carenza impiantistica, che ha generato ripetute crisi nella gestione dei rifiuti capitolini con la conseguente necessità di trasportarli fuori dal Comune per le operazioni di trattamento e smaltimento con costi economici e ambientali molto elevati. Negli ultimi anni il problema di Roma si è amplificato a seguito dei disastri amministrativi di Ama e del flop della raccolta differenziata”.
“La sindaca Raggi – conclude Valeriani – continua nella sua sterile polemica, ma il problema non sono gli impianti, senza i quali non sarebbe possibile garantire il corretto funzionamento del ciclo dei rifiuti. Resta fondamentale pertanto individuare un sito per lo smaltimento dei rifiuti capitolini”.
(Il Faro online)