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Ponza, Ferraiuolo dichiara guerra allo spaccio di droga: “La nostra isola non è questa”

20 marzo 2021 | 19:12
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Ponza, Ferraiuolo dichiara guerra allo spaccio di droga: “La nostra isola non è questa”

A seguito delle indagini sull’omicidio di Gianmarco Pozzi è emerso un presunto giro di droga

Ponza – Il programma televisivo de “Le Iene“ ieri sera ha realizzato una seconda puntata sull’isola di Ponza con l’obiettivo di dare risposte alla morte di Gianmarco Pozzi, il 28enne kick boxer romano trovato esanime in un intercapedine in località Giancos il 9 agosto scorso. Una vicenda per la quale la Procura della Repubblica di Cassino, nella persona del sostituto procuratore Beatrice Siravo, ha aperto un fascicolo per omicidio (leggi qui).

Le indagini di Giulio Golia e Francesca Di Stefano, giornalisti e conduttori del programma televisivo in onda su Italia 1, sulla morte di Gianmarco hanno fatto emergere un presunto giro di droga sull’isola che ha provocato una reazione da parte del sindaco di Ponza, Francesco Ferraiuolo.

“A metà febbraio la Guardia di Finanza ed i Carabinieri – dice Ferraiuolo -, a seguito di numerose indagini ed intercettazioni effettuarono un blitz fermando 4 persone con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzate allo spaccio. Come Sindaco, non esitai a manifestare pubblicamente il mio ringraziamento alle forze dell’ordine, esprimendo, nel contempo, l’auspicio che con tali meritorie azioni investigative si possano arginare efficacemente quei comportamenti, tanto sconsiderati quanto sciagurati, e si possa garantire alla popolazione e ai turisti, che riempiono l’isola nel periodo estivo, il diritto di vivere e soggiornare in maniera civile e serena.

Credo che l’indagine condotta dalla trasmissione televisiva ‘Le Iene’ sulla morte del giovane Gianmarco Pozzi – prosegue il primo cittadino -, rispetto alla quale ribadisco il mio profondo cordoglio, aprendo uno spaccato non immaginabile in quei termini e con aspetti inquietanti, non sia passata inosservata agli inquirenti anche per la parte relativa al giro di droga e, pertanto, nutro la massima fiducia nella magistratura che saprà fare luce sull’intera vicenda per perseguire i soggetti a carico dei quali emergeranno le eventuali responsabilità.

Alla luce di quanto sopra, certamente, mi corre l’obbligo, non per mera formalità ma per intima convinzione, di esprimere senza mezzi termini la ferma condanna per l’operato di chi, chiunque esso sia, ignobilmente, percorre le strade illegali ai fini di illeciti guadagni.

L’isola di Ponza non è quella che potrebbe dedursi dal servizio della trasmissione televisiva succitata – evidenzia Ferraiuolo -. Il tessuto sociale di Ponza è sano. La nostra popolazione, come ho già spiegato in altre occasioni, è adusa al culto dell’accoglienza, della buona educazione e delle buone pratiche del vivere civile e non merita di essere offesa nella sua intrinseca moralità.

Non è tollerabile che certi inqualificabili comportamenti possano ledere l’immagine di una splendida realtà come la nostra isola che insieme alla sua popolazione non merita di essere infangata. Certamente, l’amministrazione non resterà indifferente rispetto a questa deprecabile circostanza e farà la sua parte, per quanto le possa competere, per contribuire a ripristinare la violata eticità collettiva anche portando la questione in discussione al Consiglio Comunale”.

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