Campaccio Cross Country, Faniel quarto: “Un’ottima ripartenza”
Torna dopo tre anni l’atleta delle Fiamme Oro in gara. Domenica si chiude il ciclo corsa campestre con ‘I Cinque Mulini’
Milano – È ancora l’Africa a dominare nel 64° Campaccio Cross Country, che segna il ritorno di una corsa campestre nel calendario internazionale, ma si fanno notare anche gli atleti italiani.
Sui prati di San Giorgio su Legnano (Milano) esultano Jacob Kiplimo, campione mondiale di mezza maratona, e al femminile l’etiope Tsehay Gemechu. Il fuoriclasse ugandese, argento iridato del cross, sferra l’attacco risolutivo all’ottavo dei dieci chilometri. Poi inciampa e cade, però il ventenne dell’Atletica Casone Noceto si rialza e allunga di nuovo, rallentando sul traguardo a braccia alzate in 29:07 davanti all’etiope Nibret Melak (29:10) e all’altro ugandese Oscar Chelimo (Athletic Club 96 Alperia, 29:14).
Pregevole il quarto posto di Eyob Faniel (Fiamme Oro) che in volata con 29:53 riesce a precedere l’etiope Mogos Tuemay, leader nella scorsa edizione ma stavolta quinto in 29:55 nella prima delle tre tappe del 2021 per il circuito mondiale World Athletics Cross Country Permit. Un’altra bella prova del vicentino, a tre settimane dal record italiano nella “mezza” e in attesa della Cinque Mulini di domenica prossima a San Vittore Olona, nel cammino di preparazione per la maratona olimpica. “Era da tre anni che non correvo un cross – le parole di Faniel – e questa manifestazione è un segnale piacevole di ripartenza”. Intanto per il terzo anno consecutivo nel Campaccio un azzurro finisce ai piedi del podio: Yeman Crippa – che nel frattempo ha rinunciato alla Cinque Mulini del 28 marzo – era stato quarto nel 2019 e nel 2020. Si comporta bene anche il neocampione tricolore di cross Iliass Aouani (Atl. Casone Noceto), sesto in 30:01 a una manciata di secondi. Più dietro Yohanes Chiappinelli (Carabinieri, 30:40) e l’argento iridato di corsa in montagna Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe, 30:51)
Soltanto nei metri conclusivi si decide invece la sfida femminile. In due al comando, finché l’etiope Tsehay Gemechu accelera all’ultima curva per superare la keniana Lilian Rengeruk, vincitrice nel 2018, e si aggiudica il duello con 19:03 e tre secondi di vantaggio nei confronti dell’avversaria che chiude in 19:06 al termine dei 6 chilometri. Anche sul terzo gradino del podio sale la bandiera dell’Etiopia con Tsege Haileselassie (19:56) seguita dalla burundese Francine Niyomukunzi (Atl. Castello, 20:08) e da un’altra etiope, Addisalem Belay Tegegn (Atl. Saluzzo, 20:13) in un pomeriggio fresco, con circa 8 gradi di temperatura, ma sotto il sole.
La migliore delle azzurre è Francesca Tommasi: sesto posto per la 22enne veronese dell’Esercito con 20:15 e un convincente finale che la porta a scavalcare l’etiope Likina Amebaw (20:22). Poco distante la ventenne piemontese Giovanna Selva (Sport Project Vco) che conferma il suo buon momento, ottava in 20:31, una settimana dopo essersi piazzata quarta alla rassegna tricolore. Non completa la gara la campionessa italiana Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), costretta a fermarsi per un malessere al terzo chilometro. Per l’evento organizzato dall’Unione Sportiva Sangiorgese, tradizionalmente in programma il 6 gennaio ma rinviato all’inizio della primavera a causa dell’emergenza sanitaria, oggi è stato un ritorno alle origini: la prima edizione, quella del 1957, andò in scena proprio nel mese di marzo. (fidal.it)
(foto@Colombo/Fidal)
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