Il Papa contro le mafie: “Sistemi di potere contrari al Vangelo: scambiano la fede con l’idolatria”

Città del Vaticano – Papa Francesco torna a scomunicare le mafie, strutture di potere che si irrobustiscono con la corruzione e prosperano sulle debolezze della società, infiltrandosi nell’economia fatta a pezzi dall’epidemia di Covid-19. Bergoglio denuncia questi “sistemi di potere” “contrari al Vangelo di Cristo”, dove si scambia “la fede con l’idolatria”, al termine dell’Angelus (leggi qui), pregato nella biblioteca del Palazzo Apostolico senza affacciarsi su piazza San Pietro (Roma e il Lazio sono in zona rossa).

Il Pontefice ricorda che oggi in “In Italia si celebra la giornata della memoria per le vittime di mafia”, sottolineando la loro presenza “in varie parti del mondo”: gente senza scrupoli che sfrutta “la pandemia” per arricchirsi “con la corruzione”.

Il pensiero del Santo Padre va poi ai suoi predecessori, al “grido” di San Giovanni Paolo II che “ne denunciò la cultura di morte” nel maggio del 1993 durante la storica messa celebrata tra gli antichi templi di Agrigento, e a Benedetto XVI che “le definì strade di morte”. Sono, ha proseguito, “strutture contrarie al Vangelo di Cristo” che “scambiano la fede con l’idolatria. Preghiamo allora per le vittime e rinnoviamo l’impegno contro le mafie”.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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