Meteorite nei cieli di Roma, i frammenti raggiungono il suolo terrestre: dove cercarli
I frammenti del bolide che hanno illuminato la notte del 15 marzo sono sopravvissuti all’atmosfera. La mappa con l’area dove cercarli
Roma – Prima la lunga scia luminosa che ha rischiarato i cieli della Capitale e del litorale laziale, destando meraviglia nei pochi fortunati che erano col naso all’insù nella prima notte di zona rossa, poi l’impatto sulle montagne. Gli esperti di Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore in Atmosfera), sono riusciti ad individuare l’area in cui dovrebbe essere caduto il bolide avvistato nella notte del 15 marzo.
Uno studio lungo, durato quasi una settimana, che dà certezze sull’entità luminosa che ha sfrecciato in cielo. Come si legge sul portale Meteo Lazio, in base ai dati osservativi su tutta l’Italia centro meridionale, il bolide ha dato luogo alla caduta di un frammento di meteorite in località Temennotte, nel comune di Sant’Angelo, in Molise.
Solitamente questi corpi celesti, a contatto con l’atmosfera, si vaporizzano del tutto se si tratta di rocce piccole. Tuttavia quello di qualche giorno fa è “sopravvissuto” all’impatto con l’atmosfera, raggiungendo il suolo. Ma dove cercarli esattamente? Secondo gli esperti di Prisma, per individuare la zona esatta sono necessari diversi calcoli e e considerare diverse variabili, come il disturbo dell’atmosfera.
Infatti, quando il bolide cessa di essere visibile, i frammenti superstiti entrano nella fase del cosiddetto “volo buio”, durante la quale a farla da padrone sono i venti presenti in quel momento nell’area. Dunque si è prima risaliti alle condizioni atmosferiche presenti la sera del 15 marzo, accertando che attorno ai 10 chilometri d’altezza era presente un vento da nord-ovest che soffiava a circa 100 chilometri orari che che ha certamente spinto indietro e lateralmente le rocce rispetto alla traiettoria osservata nella fase luminosa (direzione sud).
Anche se si sta ancora cercando di raffinare i dati del vento presente attorno al 20 km di quota, la probabile area di caduta dovrebbe trovarsi in prossimità della piccola frazione di Temennotte a 5 chilometri a sud-ovest di Isernia e a due passi dalla SS85. Va comunque considerata un’incertezza laterale che può oscillare tra i 300 e i 500 metri, avanti e indietro, per ciascun centro.
Ovviamente gli esperti di Prisma proseguono nei laro calcoli cercando di raffinarli sempre di più. Ma già secondo questa prima stima gli eventuali frammenti più piccoli – che potrebbero avere dimensioni comprese fra i 2 ei 4 cm – sarebbero caduti alcuni chilometri più a sud, in una zona impervia e boscosa, quindi sarebbero molto difficili da recuperare.
Da Prisma fanno notare che chi dovesse ritrovare un sasso sospetto nella zona indicata è pregato, prima di raccoglierlo, di seguire le istruzioni contenute nell’immagine seguente: