L’annuncio di Speranza: “Lazio in zona arancione dal 30 marzo”. Cosa cambia
Da martedì il Lazio torna in zona arancione. L’annuncio del ministro della Salute
Roma – “Ci saranno Regioni che potranno passare dalla zona arancione a quella rossa e altre che dalla zona rossa passeranno a quella arancione. Quest’ultimo caso è quello del Lazio che ha avuto dei dati negli ultimi gironi in miglioramento. Quindi nelle prossime ore il Lazio non sarà più zona rossa, ma arancione. Questo avverrà a scadenza naturale dell’ordinanza vigente che scade alla mezzanotte tra lunedì e martedì, e quindi da martedì il Lazio sarà zona arancione”. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza, rispondendo alle domande in conferenza stampa con il premier Mario Draghi.
Dal 30 marzo, dunque, possono riaprire le scuole elementari e medie. Non è più necessaria l’autocertificazione (che serve comunque per gli spostamenti che avvengono durante le ore di coprifuoco serale) e possono riaprire diverse attività commerciali.
Cambio colore: perché slitta a martedì
Zona rossa e zona arancione, il cambio di colore per le regioni – alle prese con misure e restrizioni più o meno soft contro la diffusione del coronavirus – stavolta slitterà di un giorno, passando dall’ormai canonico lunedì a martedì 30 marzo. Ma perché succede? La risposta è nella data dell’ultima ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza: sottoscritta lo scorso 15 marzo, l’ordinanza ha una validità di 15 giorni scadendo quindi il prossimo martedì 30 marzo.
Cosa comporta? Un giorno, in teoria, in più di attesa per la riapertura di scuole e alcuni negozi per quelle regioni che si avviano verso il passaggio da zona rossa ad arancione, come ad esempio il Lazio. Con la scadenza ‘naturale’ dell’ordinanza siglata dal ministro, nel Lazio in particolare – e salvo accordi fra la regione e il governo – potrebbe quindi slittare di conseguenza anche la riapertura di asili, elementari e medie inizialmente indicata come obiettivo dal governatore Nicola Zingaretti per lunedì 29 marzo. (fonte Adnkronos)