Giornata Internazionale dello Sport: l’esempio dei campioni per vincere il Covid
Per le persone malate, per gli impianti chiusi. I valori dello sport sono insegnamento e si mostrano nelle gesta degli atleti
Vive due universi paralleli lo sport in questi giorni di Covid. La sofferenza e il dolore per la grave crisi economica patita e sopportata con estrema dignità e pazienza da una parte, la bellezza, la determinazione e o risultati sportivi dei campioni olimpici e paralimpici dall’altra. In questo lungo anno di stop parziale non si sono mai fermati gli azzurri. Sia per la stesura dei protocolli redatti tra federazioni, Coni e Governo, sia per un motivo ben più importante e morale: farsi testimoni di quella parte del loro mondo, un mondo da cui loro sono partiti, che sta morendo.
Mentre la base soffre due miliardi di danni in chiusure e divieti, a causa della pandemia in atto, lo sport olimpico e paralimpico va avanti per trascinare con sé un intero movimento che chiede di risorgere. Concetti al quanto attuali, a due giorni dalla Pasqua rossa del 2021.
Gli atleti azzurri diffondono un messaggio fondamentale, facendosi simbolo e parola di chi, in questo momento di difficoltà, ha necessità di avere un megafono gigante per gridare il proprio disagio. Lo sport in aiuto dello sport, i campioni sportivi in aiuto degli amatori, dei praticanti, dei gestori degli impianti sportivi, dei bambini che giocano da soli in periferia. Ecco allora che i valori dello sport nell’ottava ‘Giornata Internazionale dello Sport’ acquisiscono evidentemente un significato particolare, per far ripartire presto un sogno collettivo. Dai ‘professionisti’ fino alla base.
Lo sport parla attraverso chi è nato con un talento nel cuore. Lo sport si esprime mediante i movimenti e la volontà di chi un giorno della vita ha scoperto di essere portatore della sua bellezza. Gli atleti, i campioni dello sport. Donne e uomini che hanno cambiato la storia d’Italia in ambito sportivo e quella del mondo, se in gara alle Olimpiadi, ai Mondiali, agli Europei o ai Campionati Italiani hanno provato una emozione indelebile, emozionando a loro volta gli spettatori e i tifosi. Dal calcio all’atletica, dal nuoto alla vela, dalla scherma al canottaggio. Ogni campione ha un messaggio da divulgare alla società civile, tramite una sua qualità mostrata.
Sono i giorni dei successi sportivi, anche questi. Sono i giorni dei sogni olimpici e paralimpici. Sono i giorni in cui le qualifiche accendono gli occhi di gioia e danno entusiasmo a chi segue, sperando che la normalità torni presto. Che la vita si rifaccia vita nelle palestre silenziose, nelle piscine deserte, nei centri sportivi aperti a metà in base alle ‘zone di colore italiane’, nelle società sportive sofferenti. Rossa o arancione. Arancione o gialla. Va avanti zoppicando lo sport, ma va avanti senza mai mollare.
Ecco le storie allora. Quelle storie sportive da cui lo sport di base può prendere forza e coraggio, esempio e determinazione. Quelle storie che ispirano i medici nelle corsie degli ospedali e non fanno arrendere i malati nelle terapie intensive. Fanno compagnia le gare sportive in questa speciale ‘Giornata Internazionale dello Sport’. A chi è solo a casa, a chi è in isolamento in albergo aspettando l’esito negativo del tampone. Lo sport è la metafora della vita e scende in gara anche contro il Covid per vincere. Lo fa attraverso le storie. Alcune storie che Il Faro online ha scelto in questo 6 aprile del 2021.
La ‘rinascita’ dopo la sua leucemia di Rikako Ikee
La nuotatrice giapponese, specialista in vasca dei 100 farfalla, ha accolto con particolare commozione la sua qualifica alle Olimpiadi di Tokyo. Parteciperà alla competizione a cinque cerchi e in casa, dopo aver affrontato il tunnel delle cure e degli umani timori che sorgono. E’ guarita un anno fa la campionessa nipponica ed è tornata ad allenarsi per realizzare il suo sogno da ventenne. Cercava Parigi 2024, dopo il cambio di piani forzato, invece ha trovato Tokyo 2021 (già 2020) ai Campionati nazionali giapponesi di nuoto. A luglio gareggerà nella staffetta mista.
Il ‘coraggio’ di Sofia Goggia, nell’infortunio al ginocchio e la rinuncia ai Mondali di Cortina
Si è rimessa in piede la campionessa olimpica di discesa libera. Ha lottato spesso contro gli infortuni in carriera e si è fatta la tempra forte sulla pelle. L’ultimo è arrivato a pochi giorni dall’inizio della competizione iridata di casa. Niente gare per Sofia, ma tanta sofferenza e resilienza. Giorni e giorni passati in palestra, mentre i suoi compagni si giocavano le medaglie mondiali a pochi chilometri da Bergamo. Soffre un’atleta in questi casi? Si lascia l’ovvia risposta al lettore. E’ guarita poi la Goggia appena in tempo per vincere la sua seconda Coppa del Mondo di specialità. Gare cancellate a Lenzerheide e l’azzurra, in anticipo, ha alzato il suo secondo trofeo di vetro al cielo, con particolare gioia evidentemente.
La ‘bellezza’ della cavalcata sulle onde del mare, in volo, di Luna Rossa in Coppa America
Si sa che il mare ha un particolare fascino. Dona stupore, mentre il sole ci sbatte contro e forma strade luminose e riverberi che accecano gli occhi. Anche durante la notte. Nella notte italiana, insieme al gigante amico blu, lo ha fatto l’equipaggio di Luna Rossa nel Golfo di Hauraki. Gli azzurri della Nazionale del Mare hanno partecipato alla 36esima edizione dell’America’s Cup, donando un sogno sportivo ai milioni di italiani che si sono svegliati presto per tifare. Un volo sul mare per Luna Rossa, per gli scafi dell’Ac 75 del terzo millennio. Ogni volta uno ‘wow’ da esclamare sui divani e nei letti del Paese, a pochi metri dalla televisione accesa. Non ha vinto Luna Rossa contro Emirates ma ha donato grandi emozioni, con la promessa di riprovarci presto.
La ‘tenacia’ di Federica Pellegrini che ha conquistato la sua quinta Olimpiade della carriera
Non ha accolto l’automatica convocazione azzurra la Divina. Ha voluto giocarsi il tempo olimpico in vasca. E ha afferrato il sogno a cinque cerchi numero 5 a Riccione, vincendo nei suoi 200 stile libero veloci e aggressivi in 1’56″69. Hanno imparato a conoscerla i suoi tifosi Federica. Grinta, rabbia agonistica e quella tenacia di riprovarci ogni volta e per l’ultima volta in carriera. Non poteva non strappare il pass per Tokyo la campionessa olimpica di Pechino e pluricampionessa mondiale ed europea. Da 17 anni è così. Anche lei ha pianto a margine della gara. L’ottima dimostrazione non ha parole, della sua gioia sconfinata e di quelle paure e sacrifici affrontati.
La ‘gioia’ di Alberto Razzetti agli Assoluti di nuoto, che ha strappato pass olimpico, europeo e record italiano
Un tris da favola per l’atleta delle Fiamme Gialle ai recenti Campionati Italiani senior di Riccione. ancora è il nuoto a parlare in questa Giornata Internazionale dello Sport targata 2021. Alberto ha fatto un bel tris, inaspettatamente. Almeno per la qualifica olimpica. Nei 200 misti è il re d’Italia e in Giappone dirà la sua certamente, con tutta la determinazione ‘a proiettile’ dimostrata poco prima di Pasqua e con la ‘gioia olimpica’, alle prossime Olimpiadi.
La ‘forza’ di Marcell Jacobs nei 60 metri indoor dell’atletica. Titolo europeo conquistato e miglior prestazione mondiale dell’anno
I muscoli dei velocisti sono fondamentali in gara. Soprattutto quelli delle gambe. Corse, scatti dai blocchi e l’energia che passa anche da lì. Anche da lì, perché è tutto il corpo ovviamente a combattere per raggiungere il traguardo, prima degli avversari. E’ stata una ascesa incredibile quella di Jacobs, lo scorso inverno in tutta Europa. Dal 6”55 dell’esordio indoor fino al 6”47 dell’oro europeo. L’atleta delle Fiamme Oro ha vinto il titolo continentale ai recenti Europei di Torun, una medaglia storica in competizione.
La costanza di un campione che a 44 anni ci riprova. Fabrizio Donato sogna di volare alla sua sesta e ultima Olimpiade della carriera
Si allena il bicampione europeo del salto triplo. Lo fa in questi giorni, mentre diventa anche allenatore dei suoi giovani allievi e futuri campioni come lui. Donato ha segnato la strada nell’atletica mondiale e azzurra. Da Capitano delle Fiamme Gialle del Centenario e della Nazionale Italiana vuole strappare il pass per Tokyo. Per chiudere in bellezza una storia bellissima fatta di emozioni, ricordi e medaglie conservate in bacheca. Con pazienza, costanza olimpica. Sta sempre lì Fabrizio. Sta in pedana per riprovarci: hop, step e jump.
La rivalsa degli atleti paralimpici sugli ostacoli della vita: Bebe Vio, Alex Zanardi, Simone Barlaam, Martina Caironi, Oney Tapia
Brillano le loro medaglie paralimpiche a cinque cerchi, dopo che la vita li ha messi a dura prova lungo la strada del destino. Malattie invalidanti, incidenti. La luminosità degli allori messi al collo, con gioia e determinazione, hanno offuscato il dolore provato, aprendo nuove strade di speranza per loro e per le persone, che da loro hanno preso esempio, e di cui sono oggi ancora i modelli da seguire. Inseguendo record in gara, molteplici per ognuno, hanno trovato le nuove persone che sono oggi. Forti, consapevoli e pronte a conquistare il futuro. Parola ‘particolare dolce’ nel 2021.
Eccoli allora i valori dello sport. Quei valori che danno un messaggio importante contro il Covid, passando per le imprese sportive dei loro campioni del cuore: rinascita, coraggio, bellezza, tenacia, gioia, forza, costanza, rivincita. Le armi per vincere la guerra contro la pandemia, modello per la società civile. Bandiere e luce per chi soffre. Andare al di là del tunnel insieme al cuore di un atleta con la voglia di rinascere, con il coraggio contro le paure, con la bellezza della vita nell’anima, con la tenacia e la grinta dei guerrieri, con la gioia di esserci e di volerci stare ancora nel futuro, con la forza del cuore umano e di quella di un atleta e con la costanza di non mollare, mai. Dallo stacco dai blocchi fino alla piastra della vittoria, dal cancelletto in cima alla montagna fino alla valle del sole laggù, dal salto fino alla discesa sulla sabbia, in volo sulle onde del mare. Come un arcobaleno di colori. Simbolo di Pace e di inclusione della Giornata Internazionale dello Sport.
(foto@Colombo/Fidal)
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