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Il sottosegretario alla Salute: “Tifosi allo stadio? Magari nelle ultime due giornate di Serie A”

20 aprile 2021 | 11:29
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Il sottosegretario alla Salute: “Tifosi allo stadio? Magari nelle ultime due giornate di Serie A”

L’ipotesi del sottosegretario Salute Costa per il ritorno al pubblico negli stadi: “Affluenza del 15%”

Roma – Da maggio, nelle zone gialle, dovrebbe tornare il pubblico negli stadi, anche se in numero limitato. Per quanto riguarda il calcio, al momento vi è certezza solo per gli Europei 2021 allo stadio Olimpico di Roma. Ma per sottosegretario alla Salute Andrea Costa, si potrebbe pensare anche alle ultime due giornate di Serie A. “Se siamo in grado di garantire il 25%” di pubblico allo stadio Olimpico di Roma per la partita Italia-Turchia degli Europei “l’11 giugno, bisognerebbe fare una riflessione sulla finale di Coppa Italia e magari sulle ultime due giornate di campionato, con un’affluenza del 15%“, ha affermato Costa ospite del programma ‘L’imprenditore e gli altri’ su Cusano Italia Tv.

Riaperture

Da tempo si chiedeva alla politica di assumersi la responsabilità di tornare a decidere, siamo convinti che vi siano tutte le condizioni per riaprire gradualmente a partire dal 26 aprile. Le vaccinazioni stanno procedendo, un cambio di passo c’è stato, i dati dei ricoveri e delle terapie intensive stanno scendendo e continueranno ancora a scendere. E’ chiaro che da un lato ci vuole una grande responsabilità da parte dei cittadini, dall’altro ci vogliono più controlli perché è giusto sanzionare chi non rispetta le regole e continuare a far lavorare chi le rispetta. Mi auguro che non si torni più indietro, siamo convinti che da qui in poi la situazione nel nostro Paese continuerà a migliorare e si potrà continuare ad aprire sempre di più’, ha detto ancora Costa.

Ci veniva chiesta una discontinuità col passato e ci siamo assunti la responsabilità di fare questa scelta, nella consapevolezza delle tensioni nella società, con categorie economiche in ginocchio che aspettavano di poter tornare a lavorare. Non è un liberi tutti, è l’avvio di un percorso graduale. Il sistema dei colori rimane invariato, laddove ci dovesse essere un aumento di contagi si tornerebbe in fascia arancione o rossa”. (fonte Adnkronos)