Calcio maschile e femminile in parità: Mino Raiola ingaggia Barbara Bonansea
Dopo il professionismo che prenderà il via nel 2022, le donne del calcio avranno i loro agenti
Mino Raiola non è nuovo a diversificare i suoi interessi nel mondo del calcio. Il noto agente, che ha nomi di giocatori del calibro di Haaland, Pogba o Ibrahimovic nella sua ampia scuderia, si è immerso nel calcio femminile.
Barbara Bonansea, attaccante della Juventus, è il suo primo acquisto. E già si parla del nuovo grande progetto che Raiola ha preparato per la giocatrice della Vecchia Signora. Per la ‘Zidane’ al femminile l’agente avrebbe già sul tavolo un’offerta dell’Olympique Lione, una delle migliori squadre d’Europa. Raiola è quindi pronto a portare la nazionale azzurra a fare il grande salto e lottare per la Champions League.
“Quando siamo entrati nel calcio femminile nel 2015 lo abbiamo fatto come azienda di servizi e la nostra attività è a 360° a differenza di quella che può essere quella di procuratori come Mino Raiola. Il fine unico nostro non è il trasferimento dell’atleta perché in Italia sono ancora dilettanti. Noi siamo entrati con altre finalità come eventi, iniziative marketing, diritti di immagine delle ragazze. Certo se entra nel calcio femminile un soggetto importante come Raiola è un segnale molto chiaro dello sviluppo e delle prospettive, ma basta vedere i piani di sviluppo sul calcio femminile della Fifa, della Uefa e della Figc che sono tutti quadriennali fino a decennali con tanti investimenti. L’Italia diventa professionista tra un anno, la Spagna tra qualche mese, c’è grande sviluppo e ci si apre ad un mercato internazionale”. Sono le parole di Alessandro Orlandi, Fondatore & Ceo di Studio Assist & Partners, società che si occupa non solo delle procure dei calciatori e delle calciatrici, tra cui diverse della Nazionale italiana, ma di assisterli in tutti i campi, all’Adnkronos, sull’ingresso di un agente come Mino Raiola nel calcio femminile.
“Chiaramente il messaggio di un ingresso come quello di Mino Raiola fa capire che le prospettive lavorative della nostra professione si vanno ad ampliare su più ambiti, che sia il calcio femminile, fino agli eSports e tante altre tematiche correlate al calcio. Se non si lavora con il paraocchi ci sono ampi margini di sviluppo. Certo la concorrenza è bene accetta purché sia leale, purtroppo non lo è sempre. Se leale produce un miglioramento, se è sleale o sregolata non è bene accetta. Già capita in parecchi casi dove tanti soggetti sfruttano la disinformazione per portare avanti attività non simpatiche”, prosegue Orlandi.
“Raiola è un grande agente nel calcio maschile, il problema è che il calcio femminile italiano non è ancora pronto per certi livelli, perché abbiamo scarsi 30mila tesserati, contro Francia, Inghilterra, Germania e Spagna dove ce ne sono almeno 200mila e quindi vuol dire che il sistema potrebbe essere ‘drogato'”. E’ l’opinione espressa dal noto agente di calcio femminile e non solo, Alfredo Troisi, dell’Agenzia Players Group, all’Adnkronos, sull’arrivo di Mino Raiola nel calciomercato femminile.
“I grandi manager lo fanno perché spostano capitali anche nel calcio femminile ma si rischia di avere costi maggiori per i club. Gli ingaggi non saranno più quelli. Oggi la calciatrice anche di Serie A percepisce un massimo di 30mila euro lordi annui. Con l’avvento di nuovi agenti così importanti, la Juventus o altri club dovranno trattare con Raiola ma non solo, sulle giocatrici e anche sulle sue commissioni. Quindi avremo qualche calciatrice di livello in mano a grosse agenzie che però inizieranno a drogare il campionato con compensi non sostenibili”, spiega l’agente.
“Io sono favorevole al professionismo femminile ma non in questi termini. Perché grandi manager scendono ora in campo e quali saranno i sistemi per toglierli ad altri agenti? pagheranno le penali e le proporranno ai grandi club esteri, dal Lione al Psg al Bayern”, spiega ancora Troisi che ha portato tra le altre Andrea Staskova alla Juventus e Allyson Swaby alla Roma. “Io cerco di scoprire talenti nel femminile, la Staskova è un talento che ho scoperto come la Swaby che giocava in terza divisione in Islanda. Ora sto cercando giovani italiane. Ho tante giocatrici che ora sono assalite da agenti che vogliono che passino con loro. Non c’è solo Raiola, ma tante grosse agenzie si stanno muovendo”, ha concluso Trosi. (Adnkronos)
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