Federica Pellegrini: “Le piscine devono esistere, salviamole”
Appello accorato della Divina in partenza per gli Europei. Quasi 5 mila impianti chiusi in crisi economica
Mancano poche ore alla partenza dei Meravigliosi del nuoto per gli Europei di Budapest. Lunedì tutti in vasca per le medaglie e anche la Divina olimpica punterà al podio. Ma, se con concentrazione e impegno, si dedica alla sua missione sportiva, in cui vorrà aggiungere un altro oro al suo innumerevole palmares di medaglie, non dimentica il suo mondo in affanno.
Un mondo nel quale Federica Pellegrini è cresciuta e un mondo dal quale è arrivata. Da quelle piscine lì. Da quegli impianti chiusi a causa del Covid. Attendono le piscine al coperto di riaprire, mentre quelle all’aperto potranno farlo già da domani. Si alza la protesta allora in questi minuti dai gestori e dalla stessa Federnuoto. Che sposa una particolare campagna, in concomitanza allo svolgimento della rassegna europea di nuoto: #SalviamoLePiscine. Lo scrive chiaramente Federica sul suo profilo Instagram, accordandosi con la linea di pensiero della sua Federazione di appartenenza e anche con alcuni colleghi che a Budapest già, salgono sul podio e alzano la voce per difendere un mondo in crisi sportiva ed economica. Lo ha fatto due giorni fa anche Elena Bertocchi con l’oro continentale al collo, nel trampolino di un metro: “Una vittoria anche per le piscine chiuse. Salviamole”. Aveva detto l’azzurra, a margine della vittoria e della premiazione (leggi qui).
Arrivano allora con forza le parole della Pellegrini, appoggiate dai quasi 17 mila like in cuoricini sul social delle foto, più famoso al mondo: “Siamo fortunati ad avere a disposizione una piscina per allenarci”. Lo dice Federica su Instagram e prosegue: “Il nostro mondo sta soffrendo, fermo da quasi un anno. Gli impianti ne subiscono le conseguenze”. E’ arrivata da quelle piscine la campionessa olimpica e bicampionessa dei 200 metri. Come tutti i campioni che nella storia hanno fatto la leggenda del nuoto azzurro: “Siamo tutti partiti dalla nostra piccola piscina di paese”. E sottolinea: “Devono continuare ad esistere!”. Si fa portavoce di chi la voce per urlare e per descrivere la propria sofferenza non ne ha più. Dall’alto degli ori conquistati, l’allarme arriva più forte. E a Budapest la Pellegrini si porterà dietro tutto il suo mondo. Pronta, evidentemente, a vincere anche per esso.
(foto@DeepBlueMedia)
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