Strisce arcobaleno a Fiumicino, la Lega attacca: “Avete creato un precedente”
“Da domani chiunque si sentirà, a ragione, libero di scrivere ciò che vuole sulle strisce pedonali del nostro comune, e guai se venisse punito”
Fiumicino – “La vicenda delle strisce arcobaleno (leggi qui) la vorremmo relegare al rango di una carnevalata, se non fosse per l’argomento molto serio da cui trae ispirazione. La vulgata ideologica e culturale per alcuni tratti si ammanta di fosche ombre, perché quando si arriva a infischiarsene delle regole per imporre alcune idee, alcuni concetti, rispetto ai quali si dovrebbe poter dissentire liberamente, si travalica il senso stesso della democrazia”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal gruppo consiliare della Lega a Fiumicino.
“S’, perché d’indifferenza verso le regole si tratta: non solo di quelle evidenti e più volte rimarcate che riguardano il codice della strada (leggi qui), ma anche quelle che riguardano l’aspetto amministrativo, ma questi sono tutti aspetti che affronteremo in una apposita commissione trasparenza, nella quale chiederemo anche conto dell’operato di chi avrebbe dovuto vigilare affinché consiglieri, assessori e ditta incaricata non commettessero delle irregolarità”, proseguono dalla Lega.
“Non si può dire anche stavolta, come nel caso dei libri osceni distribuiti nelle scuole (leggi qui), che nessuno se ne è accorto. Noi crediamo che il comandante della nostra Polizia Locale, per esempio, avrebbe dovuto vigilare più attentamente per evitare che ci fosse una così palese violazione del codice della strada, anche perché da domani chiunque si sentirà, a ragione, libero di scrivere ciò che vuole sulle strisce pedonali del nostro comune e guai se venisse punito per questo, una disparità di trattamento sarebbe inaccettabile e ingiustificabile”.
“Avete creato – accusano – un curioso precedente. Ma, lo ripetiamo, affronteremo tutti questi aspetti nelle sedi opportune e legittime: la nostra cultura politica ci impone di ricondurre le discussioni sui tavoli idonei anche per smentire le menzogne sul fatto che il nostro capogruppo avrebbe minacciato denunce in aula. A parte che, eventualmete, non ci sarebbe nulla di scandaloso, visto che l’impianto giuridico del nostro Paese prevede per ogni cittadino il diritto di rivolgersi alle autorità giudiziarie qualora lo ritenga opportuno, ma non è possibile che qualcuno abbia minacciato denunce perché di questa cosa non se ne è mai discusso: quindi, pretendiamo una pronta rettifica”, concludono dalla Lega.
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