Europei di calcio, Mancini: “Avversari forti, ma l’Italia ha valore”

Roma – Scandisce il countdown l’Europeo di calcio che  prenderà il via il prossimo 11 giugno allo Stadio Olimpico di Roma. L’Italia è in raduno con 28 giocatori che poi diventeranno 26, quando il commissario tecnico Roberto Mancini sceglierà gli azzurri definitivi, che parteciperanno alla competizione: “La scelta per arrivare ai 26 della lista dei convocati per l’Europeo è la cosa più difficile per me – ha detto il Commissario Tecnico a Che Tempo che Fa ieri sera – lo è stato lasciare fuori sei ragazzi dal primo preraduno, e ancor di più vale per gli altri due che dovrò escludere per la lista definitiva da consegnare entro martedì prossimo alle 24. Tutti meritavamo di starci”.

Ha parlato anche delle eventuali squadre avversarie più forti Mancini: “Ci sono squadre nazionali che sono avanti a noi come preparazione e risultati recenti, Francia, Portogallo, Belgio o Inghilterra. Credo però che, come sempre deve accadere, l’Italia abbia il dovere di partire per cercare il massimo risultato, e poi siamo sicuri di avere un’ottima squadra”. Conosce il valore dei suoi giocatori il campione d’Italia con la Sampdoria nel 1991. Parla anche del libro “La bella stagione” di Mondadori, insieme a Gianluca Vialli, attaccantte blucerchiato, in studio a Milano con Fabio Fazio, pubblicato in occasione del trentennale.

Debutterà proprio l’Italia all’Olimpico. Lo farà con la Turchia dando il via al torneo. Da padrona di casa avrà una emozione particolare da  portarsi in campo. E lo farà anche perché ci sarà il pubblico. Presenza decisa dal Governo due mesi fa e svolta che ha dato il via alla riapertura di tutti gli altri sport e competizioni. Anche se esiguo il numero dei tifosi (solo il 25% della capienza), sembra essere comunque importante in un momento di rinascita collettiva. Vialli, come capodelegazione azzurro, commenta: “Ci saranno 18mila spettatori, con una grande atmosfera, finalmente diversa rispetto a quel che si è vissuto nell’ultimo anno. Sono sicuro che questo caricherà i ragazzi come delle molle”.

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