Infernetto, in centinaia al flash mob su via Cilea per ricordare Mattia Roperto
Ad un anno dal tragico incidente che spezzò la vita del 14enne, in tantissimi hanno voluto stringersi intorno alla sua famiglia e ai suoi amici più cari
Ostia – Era l’8 giugno 2020 quando Mattia Roperto, quindici anni ancora da compiere, moriva dopo essere stato travolto da un’auto in via Francesco Cilea, all’Infernetto (leggi qui).
E oggi, ad un anno di distanza da quel tragico incidente che sconvolse l’intero quartiere, in centinaia hanno sfidato la minaccia del maltempo e hanno partecipato al flash mob organizzato da Antonella e Andrea Roperto, i genitori di Mattia (leggi qui).
Tantissimi gli studenti presenti, e di tutte le età: dai piccoli delle scuole elementari di via Cilea ai più grandi dei licei Enriques di Ostia e Democrito di Casal Palocco. E proprio i ragazzi, insieme al Progetto Zebra – una campagna di comunicazione ideata dalla famiglia e dagli amici di Mattia col supporto del Municipio X -, hanno dato vita ad una serie di coreografie di grande impatto emotivo, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza stradale.
L’intera classe 2 ML dell’Enriques, ad esempio, ha aderito al Progetto Zebra come parte integrante della materia scolastica di Educazione civica, mettendo in scena una toccante esibizione di protesta: gli alunni, infatti, si sono presi per mano e, con indosso delle magliette bianche – con su scritto “Se bevi, non guidare” e altre simili raccomandazioni -, hanno girato in cerchio attorno ad una minicar sulle note de “Il peso del coraggio” di Fiorella Mannoia, fra gli applausi di tutti presenti.
“L’intento del Progetto Zebra – spiegano la mamma e il papà di Mattia ai microfoni de ilfaroonline.it – è far riflettere tutti su quanto sia importante e determinante la sicurezza stradale nella nostra vita. Cerchiamo di diffondere il messaggio che quando succede qualcosa del genere non è un incidente, non è un qualcosa che accade per caso: succede, se vai a 90 chilometri orari su una strada in cui il limite è 30″.
Il motto del Progetto Zebra? “Che ti corri, sfigato!“, un’esclamazione che Mattia stesso rivolgeva a tutti i “pirati della strada” e oggi impressa sulle magliette dei partecipanti all’evento. “Abbiamo letto i nomi di una ventina di ragazzi morti dopo Mattia, e ce ne sono tantissimi che tutti i giorni muoiono cercando di attraversare la strada. Siamo arrivati al paradosso: ora si muore sulle strisce pedonali. Essere Zebra – hanno sottolineato – significa rispettare l’altro quando si è alla guida”.
Al flash mob erano presenti anche Giuliana Di Pillo, presidente del Municipio X, Alessandro Ieva, vicepresidente e assessore all’Ambiente e alla Sicurezza, e Antonino Di Giovanni, capogruppo del M5S. La presidente Di Pillo ha illustrato ai genitori del quattordicenne i progetti approvati dall’Amministrazione municipale per la messa in sicurezza di via Cilea.
“La manifestazione di oggi è un messaggio di sensibilizzazione verso tutti”, ha spiegato Ieva a ilfaroonline.it. “Le Amministrazioni hanno il dovere di intervenire, e noi abbiamo realizzato e finanziato un progetto per la messa in sicurezza di via Francesco Cilea: fra circa dieci giorni partiranno gli interventi di fresatura del manto stradale nelle parti in cui ci sono le radici, e a seguire le operazioni finalizzate alla creazione di due rotonde (leggi qui). Speriamo – ha detto – di riuscire a completare i lavori il prima possibile, sicuramente entro quest’anno”.
Al termine del flash mob, durato oltre un’ora, un enorme palloncino a cui erano stati attaccati i messaggi d’affetto dei bimbi delle scuole primarie è stato fatto volare in cielo. L’ultimo saluto del quartiere a Mattia Roperto, il cui ricordo è oggi più vivo che mai.
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