Euro 2020, Inghilterra e Uefa dicono no a Draghi: la finale sarà a Wembley
Il Premier sosteneva che la finale non si può giocare in un Paese con i contagi in aumento, proponendo l’Olimpico di Roma come alternativa
Londra – Non solo covid e migranti nell’incontro fra il premier italiano Draghi e la Cancelliera Merkel a Berlino. Fra i temi trattati anche la finale degli Europei 2020 (leggi qui). Draghi, ha spiegato, si assicurerà che la finale non sia giocata in Paesi con contagi alti, ma Uefa e ministro della Salute inglese frenano: la finale, dicono, sarà a Wembley.
“La finale” di Euro 2020 in programma l’11 luglio “si terrà a Wembley”, come previsto. Lo ha detto il ministro della Sanità britannico John Hancock. “La Gran Bretagna è “ansiosa di organizzare delle fantastiche semifinali e finale a Wembley e lo farà in modo sicuro”, ha affermato un portavoce di Downing Street.
Già ieri la Uefa aveva chiuso all’ipotesi di svolgere la partita in un’altra sede, ma oggi ad intervenire è anche la cancelliera Angela Merkel che ha chiesto alla confederazione continentale di agire con senso di responsabilità, visti i rischi legati alla nuova diffusione del virus in Gran Bretagna. “Spero che l’Uefa agisca con responsabilità rispetto alle partite del campionato. Non vorrei vedere stadi stracolmi lì, e sostegno ogni sforzo messo in atto dal governo britannico per attuare le necessarie misure di igiene”, ha detto nel corso di una conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, che ha espresso a sua volta preoccupazione per la diffusione della variante Delta.
Sullo spostamento della finale degli Europei di calcio da Londra a Roma, è intervenuto anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Credo che la proposta di Draghi sia una proposta di buon senso e quindi perché no?”, ha affermato nel corso del programma ‘Non Stop News’ su Rtl 102.5. (fonte Adnkronos)