Attualmente lavora al ristorante “La locanda dei Giurati”, a Como, con la sua fidata spalla Alessandro Lacchini
Classe 1982, la chef Sara Galli nasce in una famiglia di gestori di bar e gelateria in Brianza e grazie a questo muove i suoi primi passi nel mondo della ristorazione,.. “Ricordo i momenti in cui giocavo ad avere un chiosco di erbe aromatiche raccolte nei prati vicini con mia nonna, – racconta a ilfaroonline.it – la mia più grande insegnante, e quando all’asilo ‘rubavo’ la pasta cruda dai contenitori dei lavoretti fingendo di cucinare dei piatti gourmet”.
Qualcosa di più di una passione, un filo scritto nel Dna, una vocazione...”Non appena scoprii l’esistenza di una scuola per formare cuochi e camerieri, decisi infatti che il mio futuro sarebbe stato l’Istituto alberghiero”; nel corso degli anni delle scuole primarie, e dopo l’acquisto di numerosi libri e ricettari di cucina, sperimenta dolci di ogni genere fino ad arrivare al 1996, anno dell’agognata iscrizione.
E’ il primo passo di una lunga strada. Durante i 5 anni del corso di studi si avvicina alla ristorazione vera e propria facendo gavetta in un ristorante in Brianza “La taverna degli artisti” a Costa Lambro e svolgendo vari stage in ristoranti e hotel della zona: “Il mio primo stage – ricorda Sara Galli – è stato al ‘Four seasons’ di Milano, a 16 anni dove ho avuto l’onore di lavorare con uno dei più grandi chef italiani di quegli anni, Sergio Mei e il suo secondo Silvano Prada. Ho dei bellissimi ricordi, ero coccolata in quanto poco più di una bambina in un ambiente di tutti uomini ma allo stesso tempo ho iniziato a imparare molto”.
Il diploma arriva nel 2001 e pochi mesi dopo trova il suo primo lavoro a Como nel ristorante “Villa Geno” dove svolge il compito di pasticcera. Ambientatasi nella zona del Lario, decide di trasferirsi e continuare l’esperienza in numerosi locali arrivando qualche anno dopo a ricoprire il compito di secondo chef nel ristorante “Imperialismo” a Moltrasio dove ha l’opportunità di lavorare con Davide Oldani per una stagione.
Ormai la carriera inizia ad avviarsi, e oltre ad avvicinarsi al mondo del vino tramite l’AIS, ha l’occasione di aprire un locale in Brianza… Durerà per un periodo breve, perché il richiamo del lago è troppo forte, Per questo ritorna sulle rive del Lario e trova occupazione al ristorante “Acqua dolce” a Carate Urio e successivamente all'”Albergo Belvedere” a torno (ex locanda Bonelli della soap vivere).
I suoi dessert vengono riconosciuti ormai nella zona e sperimenta novità, tutte però da autodidatta, avvicinandosi anche al cake disegn con buoni risultati.
Dopo tanti anni di esperienza e il problema covid che ha messo in ginocchio la ristorazione però, è ora di salire di livello e diventare chef di un ristorante a Como “La locanda dei Giurati” con la sua fidata spalla Alessandro Lacchini: “E’ un percorso appena iniziato ma le basi ci sono tutte e sicuramente ci metteremo tutto l’impegno possibile”.
Non è mai facile per una donna in questo settore, ma – lo confessa lei stessa – non ha mai trovato grandi intoppi, forse anche per il carattere ‘forte’ che si evidenzia anche nella sua più grande passione… il calcio.
“Appena posso faccio di tutto per seguire la mia squadra del cuore, la Juventus, ed andare a Torino per trascorrere qualche ora di sfogo in curva sud, ma con questo lavoro il tempo libero è poco e non è di certo facile”. E meno male, aggiungiamo; il post pandemia sta regalando il ritorno alla convivialità, che vuol dire la ripresa di un settore fondamentale per l’economia italiana come quello della ristorazione. Certo, a tanta richiesta equivale altrettanto lavoro, ma è una fatica che vale la pena di essere affrontata. E’ come giocare in un altro campionato, quello dell’economia.“Si, ma una cosa è certa… Ogni volta che c’è una partita, il mio cellulare in cucina è sempre collegato!”