Euro 2020 e Covid, l’Uefa: “La finale resta a Londra”. L’ira della Germania
La Federcalcio europea non ha ripensamenti, nonostante i timori per la variante delta: “Tutte le restanti partite si svolgeranno come programmato”. Il governo tedesco: “Irresponsabili”
Londra – La finale di Euro 2020 resta a Londra, nonostante i timori legati al diffondersi della variante delta. “Tutte le rimanenti partite degli Europei si svolgeranno come programmato. Le misure di mitigazione adottate in ciascuna delle sedi di Euro 2020 sono in linea con le normative decise dalle competenti autorità sanitarie locali”, fa sapere la Uefa.
“Le decisioni finali sul numero di spettatori che assisteranno alle partite e i requisiti di ingresso nelle nazioni ospitanti e negli stadi ricadono nella responsabilità delle autorità locali competenti e la Uefa segue tassativamente tutte queste misure”, si legge nel comunicato.
Durissima la presa di posizione del governo tedesco. “Ritengo che il comportamento della Uefa sia assolutamente irresponsabile”, ha detto in una conferenza a Berlino il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, rispondendo a una domanda sulla finale degli Europei a Wembley.
Al suo fianco il ministro della Salute, Jens Spahn, ha aggiunto: “Ho il sospetto che ci sia un problema di tipo commerciale, e ragioni del genere non dovrebbero prevalere sulla protezione della salute”.
Le partite con il pubblico agli Europei in alcuni casi hanno già causato un aumento dei contagi di coronavirus. In Scozia sono stati segnalati 397 casi di persone che hanno contratto il virus dopo avere assistito al match tra la nazionale scozzese e l’Inghilterra lo scorso 18 giugno. Un aumento dei contagi è stato registrato anche a San Pietroburgo.
“Tutti sappiamo che bisogna evitare i contatti”, ha rimarcato Seehofer, sottolineando che le scene viste in alcuni stadi di “persone molto vicine l’una all’altra che festeggiano le vittorie con grandi abbracci” sicuramente “favoriranno il verificarsi di contagi” covid. (fonte Adnkronos)