Euro 2020, Mancini: “Italia e Spagna hanno le stesse probabilità di andare in finale”
Domani sera a Wembley gli Azzurri affronteranno le Furie Rosse. Bonucci: “Morata è uno dei migliori attaccanti al mondo”
La Nazionale è tornata a Londra, con la speranza che quello di oggi non sia l’ultimo viaggio di quest’estate nella capitale inglese. Per arrivare a giocarsi domenica in volata l’ultima tappa dell’Europeo, domani sera (ore 21, diretta su Rai 1 e Sky Sport 1) gli Azzurri dovranno estromettere dalla corsa al titolo una Spagna che dal 2008 ha sempre incrociato il cammino degli Azzurri nel torneo continentale.
Tredici anni fa a Vienna il successo ai rigori nei quarti di finale fu probabilmente la partita della svolta per le ‘Furie Rosse’, capaci dal 2008 al 2012 di mettere in bacheca due Campionati Europei e una Coppa del Mondo. Semplicemente troppo forte la squadra che nel 2012 a Kiev rifilò quattro gol ad un’Italia stanca dopo la semifinale con la Germania, mentre cinque anni fa allo Stade de France di Saint-Denis la Nazionale guidata da Antonio Conte si prese una bella rivincita eliminando agli ottavi di finale Iniestae compagni grazie al 2-0 firmato da Giorgio Chiellini e Graziano Pellé.
“Sarà una partita difficile come quella contro il Belgio – avverte in conferenza stampa Roberto Mancini – anche se le due squadre hanno un gioco diverso e dunque dobbiamo prepararci ad altre difficoltà. La Spagna è una squadra straordinaria con un allenatore bravissimo e non perché ha vinto grandi trofei, ma perché tutte le sue formazioni giocano bene a calcio”. Il Commissario Tecnico ammette che un po’ di tensione si sente (“è il bello di queste sfide”) e rimpiange l’assenza di tifosi provenienti dall’Italia: “E’ meglio giocare in uno stadio pieno piuttosto che davanti a poche persone perché credo sia il bello del calcio come di ogni spettacolo. Ma trovo molto ingiusto che non ci siano metà tifosi italiani e metà spagnoli sugli spalti”.
Vincendo domani l’Italia allungherebbe a 33 la striscia di risultati utili consecutivi insidiando il record detenuto proprio dalla Spagna, che dal 2007 al 2009 rimase imbattuta per 35 partite: “Loro hanno nel Dna il gioco palla a terra – sottolinea Mancini – con tanti tocchi, da sempre. In questo sono più avanti di noi. Sono due squadre che giocano bene, sarà una partita divertente. Quante possibilità abbiamo di andare in finale? Il 50%”.
L’infortunio di Spinazzola non permetterà al Commissario Tecnico di riproporre la stessa formazione che venerdì a Monaco di Baviera ha mandato al tappeto il Belgio, ma gli Azzurri chiamati in causa finora hanno confermato sul campo che in questa Nazionale sono tutti protagonisti. Compreso Ciro Immobile, che dopo i gol messi a segno contro Turchia e Svizzera è stato criticato per l’ultima prestazione con il Belgio: “Mi sembra sia ancora la Scarpa d’Oro – ricorda Mancini – e mi pare che sia uno degli attaccanti che ha fatto più gol in questi ultimi anni. In queste competizioni capita spesso che chi viene criticato poi alla fine risolva una partita o il torneo: per questo siamo abbastanza tranquilli”.
Domani Leonardo Bonucci raggiungerà Gigi Buffon al primo posto per numero di presenze (17) agli Europei: “Sarà una gara aperta – le parole del difensore della Juventus – dovremo stare attenti alle loro ripartenze conoscendo i giocatori di grande qualità che hanno davanti. Quando trovi una nazionale così forte a livello mentale possono nascere delle insidie, ma se saremo l’Italia delle ultime trenta partite domani ci toglieremo delle soddisfazioni. Quando si arriva a una semifinale non ci sono favoriti, bisogna archiviare quanto successo fin qui. Giocare contro la Spagna deve essere uno stimolo, sperando poi di tornare ancora a Wembley”.
Come cinque anni fa all’Europeo francese, venerdì a Monaco di Baviera la coppia Bonucci-Chiellini è riuscita ad annullare uno degli attaccanti più forti al mondo, Romelu Lukaku, mostrando la solita straordinaria intesa: “Con Chiellini nelle ultime due stagioni abbiamo giocato poco insieme per colpa della pandemia e degli infortuni, ma è chiaro che quando ci troviamo, conoscendoci, tutto viene naturale. Insieme riusciamo a dividerci i compiti, come la leadership e aiutare la squadra. Questo permette ad entrambi di dare il massimo in ogni partita”.
Domani i due Azzurri con più presenze nella rosa azzurra, 110 Chiellini e 107 Bonucci, saranno chiamati a marcare un loro compagno di club, quell’Alvaro Morata vittima di gravi intimidazioni dopo i gol falliti contro Polonia e Slovacchia: “Alvaro è prima di tutto un amico, a Torino spesso siamo insieme. Mi ha colpito quello che ha subito come tutti, anche io so cosa si prova a sentire certe cose. Gli sono vicino, è una grande persona e un gran padre, uno dei migliori attaccanti del mondo e fortunatamente durante la stagione ce l’ho in squadra. Domani servirà la massima attenzione verso di lui e tutta la Spagna”. (figc.it)
(foto@Vivo_Azzurro)
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