Concorsi truccati all’Asl di Latina, Moscardelli si difende: “La sanità è competenza politica”
L’ex segretario provinciale del Pd ha risposto alle domande del gip per chiarire la sua posizione
Latina – Nell’ambito dei presunti concorsi truccati all’Asl di Latina, stamattina l’ex responsabile provinciale del Pd, Claudio Moscardelli, raggiunto il 1 luglio insieme a un dirigente Asl da ordinanza restrittiva (leggi qui), accompagnato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Renato Archidiacono, è comparso davanti al Gip Giuseppe Carioe al sostituto procuratore Valerio De Luca.
L’ex senatore del Partito democratico ha scelto rispondere alle domande che gli sono state formulate e chiarire la sua posizione.
L’avvocato Archidiacono ha precisato: “Il mio assistito ha risposto con serietà e puntualità a tutte le domande che gli sono state formulate dal gip e dal pubblico ministero. Ha chiarito il contesto generale dei rapporti tra la politica e i dirigenti delle aziende sanitarie locali. D’altra parte le nomine dei dirigenti delle Asl sono politiche. La sanità è una materia di competenza politica”.
Il legale di Moscardelli intende presentare istanza al Tribunale del Riesame di Roma per chiedere la revoca della misura restrittiva o comunque una misura meno afflittiva per il suo assistito.
Diversa invece la posizione dell’altro indagato, il dirigente dell’Asl, rappresentato dall’avvocato Leone Zeppieri e Stefano Mancini che ha preferito non rispondere alle domande dei magistrati.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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