Euro 2020, polemiche per l’antisportività inglese: il rifiuto dell’argento e il disprezzo del Tricolore
Medaglie tolte dal collo durante la premiazione e cori di disapprovazione durante l’inno italiano
Dentro una medaglia c’è il valore della gara sportiva affrontata. Può essere d’oro, d’argento oppure di bronzo. Gli atleti di tutto il mondo le anelano, le vincono e le indossano. E le conservano in bacheca per ricordare. Per misurare la loro crescita e il loro miglioramento, come persone e come atleti. Stanno a simboleggiare un successo pieno. Un successo comunque poi, che sia per il secondo o per il terzo posto. Come fossero motivo di rivalsa la volta dopo.
E’ per questo che vanno accolte con sentito ringraziamento, comunque. Evidentemente. Il luogo comune è questo. Ecco allora ieri sera il disappunto. I calciatori di una Inghilterra arrivata seconda al Campionato Europeo di calcio hanno indossato la medaglia d’argento del secondo posto e poi tolta immediatamente, come fosse un fastidio sulla pelle. Al termine della finale giocata con l’Italia, campione d’Europa 2021 ad Euro 2020, all’interno di uno Stadio di Wembley strapieno di tifosi, i Lions del calcio hanno ricevuto, sul podio allestito al centro del campo dal presidente dell’Uefa Ceferin, proprio l’argento degli Europei. Lo hanno immediatamente tolto dal collo.
Questo comportamento ha alzato un vespaio di polemiche. Sono state tantissime le reazioni negative di fronte al loro ‘rifiuto’ o quello a cui questo è sembrato. Può pesare arrivare al secondo posto come al terzo, può accadere, perché tutti vogliono vincere l’oro assoluto in gara, il simbolo della vittoria più grande, il simbolo dell’eccellenza. Alle Olimpiadi, ai Mondiali e agli Europei. Ma probabilmente non vanno mai rifiutate le medaglie d’argento e di bronzo. Perché lo dicono i valori dello sport, lo sottolineano i valori olimpici. Di accettazione, di rispetto per chi vince, di volontà di crescere. Messe e levate dal collo, rifiutate le medaglie dall’Inghilterra. E prima i cori di disapprovazione durante l’inno italiano cantato dagli Azzurri campioni europei in seguito e dai tifosi italiani sugli spalti.
Atteggiamenti antisportivi. Come il calpestare la bandiera italiana, prima della partita. Gesti che fanno male, gesti che sono in dissonanza rispetto ai valori dello sport e della vita dimostrati dai ragazzi della Nazionale di Mancini. L’amicizia, il sacrificio e il rispetto per gli avversari. E anche di una immagine. Spinazzola in stampelle che sorride e che va a ritirare la sua medaglia in campo. Un campione si rialza sempre dalla proprie cadute e vince la volta dopo. Questo è il messaggio sembrato fortissimo arrivare dal suo atteggiamento sportivo.
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