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Riforma Cartabia, De Vito (M5S): “In piazza per dire no. Bocciata anche da illustri magistrati”

21 luglio 2021 | 14:05
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Riforma Cartabia, De Vito (M5S): “In piazza per dire no. Bocciata anche da illustri magistrati”

La riforma Cartabia porterà cambiamenti nel processo penale

Regione Lazio – “ Sono in piazza oggi, 21 luglio 2021 –  insieme con il gruppo Parola agli Attivisti che ha promosso l’evento, per dire chiaramente No ad alla riforma Cartabia, che potrebbe creare enormi danni alle procedure processuali rischiando di annullare anche importanti processi in corso contro la criminalità”. Lo afferma la consigliera regionale del Lazio M5S Francesca De Vito.

La riforma Cartabia  è stata approvata all’unanimità dal consiglio dei ministri, in particolare ecco alcuni cambiamenti che ci saranno nel processo penale e le differenti misure:

  • sono rimodulati i termini di durata massima delle indagini rispetto alla gravità del reato
  • Delega al Governo a disciplinare in modo organico la giustizia riparativa, nel rispetto di una direttiva europea (2012/29/UE) e nell’interesse sia della vittima che dell’autore del reato
  • Il pubblico ministero può chiedere il rinvio a giudizio dell’indagato solo quando gli elementi acquisiti consentono una “ragionevole previsione di condanna”.
  • Confermata in via generale la possibilità, tanto del pubblico ministero, quanto dell’imputato, di presentare appello contro le sentenze di condanna e proscioglimento.
  • Gli uffici del pubblico ministero, per garantire l’efficace e uniforme esercizio dell’azione penale, nell’ambito di criteri generali indicati con legge dal Parlamento, dovranno individuare priorità trasparenti e predeterminate, da indicare nei progetti organizzativi delle Procure e da sottoporre all’approvazione del Consiglio Superiore della Magistratura.
  • Delega al governo a effettuare una riforma organica della legge 689 del 1981, prevedendo l’applicazione, a titolo di pene sostitutive, del lavoro di pubblica utilità e di alcune misure alternative alla detenzione, attualmente di competenza del Tribunale di sorveglianza.

“ Non sono io a dirlo – prosegue – ma illustri rappresentanti della Giusitizia che hanno lanciato un grido di allarme qualora le proposte del Ministro Cartabia diventassero legge. Per questo ritengo fondamentale essere qui oggi, tornare nelle piazze e dare un segnale anche ai parlamentari del Movimento 5 Stelle, affinché attuino una forte forma di contrasto e si orientino verso un voto negativo, fino alla decisione sulla presenza o meno all’interno del governo Draghi”. E conclude: “Ritengo di poter rinnovare l’appello a trovarci tutti in piazza Montecitorio questa mattina a prescindere dalle bandiere”.(Fonte Adnkronos)