Scherma, gli spadisti azzurri fuori dalle Olimpiadi: “Non è andata come volevamo”
La squadra azzurra non replica il podio di Rio 2016. Santarelli, Garozzo, Fichera e Cimini fermano la striscia positiva ai quarti
Tokyo – La settima giornata del programmadella scherma all’Olimpiade di Tokyo 2020 è dedicata alla spada maschile a squadre ma non regala medaglie all’Italia. Il cammino del team azzurro, composto da Andrea Santarelli, Enrico Garozzo, Marco Fichera e Gabriele Cimini, si ferma ai quarti di finale contro la Russia, che vince con il punteggio di 45-34 un match teso e con diverse situazioni contestate.
L’Italia, dopo una prima metà di assalto sul filo dell’equilibrio, subisce l’allungo dei russi senza riuscire più a riprenderli. Il ko dirotta gli azzurri al tabellone per i piazzamenti: dopo la sconfitta per 45-39 contro l’Ucraina, il successo sulla Svizzera con il punteggio di 36-34 vale il settimo posto finale.
Insieme in “zona mista” dopo la sconfitta con la Russia, gli spadisti azzurri hanno raccontato così la loro delusione: “Fino a metà del quarto di finale stavamo disputando un buon match, anche se con degli errori individuali che possono starci. Non abbiamo saputo ben gestire il nervosismo generato da alcune decisioni arbitrali discutibili. Qualcosa evidentemente non ha funzionato e ci lecchiamo le ferite per un risultato che non ci soddisfa. Quello che ci teniamo a sottolineare è che abbiamo dato tutto in cinque anni di attività, lavorando duramente e stando attenti ai minimi dettagli. Ci abbiamo messo il cuore, ma purtroppo non è andata come volevamo”.
In finale per l’oro ci sono Giappone e Russia, bronzo per la Corea, ai piedi del podio la Cina.
(foto@AugustoBizzi)
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