Green pass obbligatorio per ristoranti e palestre: cosa rischia chi non rispetta le regole
Ecco cosa cambia dal 6 agosto per locali, palestre, piscine e musei. Multe fino a 1000 euro per le violazioni: se ripetute, si rischia la chiusura
Roma – Green pass obbligatorio in Italia, da venerdì 6 agosto, per ristoranti al chiuso (e al tavolo), palestre, spettacoli. Ma cosa rischia chi non rispetta le regole? Ci sono sanzioni? E a quanto ammontano? “I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green Pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni.
In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni“, precisa Palazzo Chigi dopo il varo del decreto covid. Sono diverse le attività per le quali è richiesto il Green Pass:
– Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;
– Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive;
– Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
– Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
– Sagre e fiere, convegni e congressi;
– Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
– Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
– Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; Concorsi pubblici.