Jacobs, Tortu, Desalu e Patta: la 4×100 olimpica, finalmente con l’oro al collo
Hanno ritirato la medaglia d’oro sul podio poco fa gli azzurri. Jacobs: “Portate i bambini a fare atletica”
Tokyo – Hanno ritirato il loro oro olimpico della leggenda gli azzurri della 4×100 maschile. Commossi e ancora increduli dopo lo storico successo di ieri Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta sono saliti sul primo del podio in un ammirato Stadio Olimpico di Tokyo, mettendo al collo l’alloro della commozione più profonda.
“Non abbiamo dormito”. Esordisce Desalu come riportato dal sito ufficiale della Federazione Italiana Atletica Leggera. Comprensibile, per la grande emozione vissuta ieri in pista, tagliando il traguardo in 37”50.
“Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, non c’è Messi, Ronaldo o Lukaku che tengano” prosegue l’azzurro. “Al Villaggio siamo stati accolti come degli eroi – racconta il terzo frazionista campione olimpico – ringrazio i compagni che sono stati svegli fino a tardi per abbracciarci e scambiare qualche battuta con noi. Quest’oro renderà molto felice mia mamma, è un emozione indescrivibile che ancora adesso non riesco a spiegare”. Filippo Tortu si chiede divertito e ancora stupito: “Come puoi spiegare un miracolo?”.
A 24 ore dall’impresa si guarda già al futuro. E’ una grande promozione gli ori vinti dall’atletica a Tokyo, un volano non indifferente per la disciplina che potrebbe segnare la crescita di iscrizioni e del movimento, sulla scia dell’entusiasmo olimpico: “Genitori, adesso portate i ragazzi a fare atletica” invita convinto Marcell Jacobs, che prosegue: “L’atletica è uno sport che insegna tanto, soprattutto che non bisogna mai arrendersi. Spero che il movimento riparta alla grandissima a settembre, con il rientro di tanti giovani nei campi d’atletica. E io spero di essere d’esempio per loro. Sul podio abbiamo urlato. Ci siamo divertiti tanto lì sopra, abbiamo fatto qualcosa di grandioso e dobbiamo godercelo”.
Filippo Tortu ha completato la staffetta. tutta su di lui allora la responsabilità di portare a casa il risultato. Ha fatto la sua migliore gara dell’anno, dopo una stagione difficile. Cercava un ottimo tempo l’azzurro ed esso è arrivato proprio alle Olimpiadi. Ha registrato 8.90 sul traguardo (come ha fatto Jacobs). Dice ancora commosso: “La bandiera italiana che saliva un po’ più su, mentre le altre si fermavano, che emozione. E poi cantare insieme. Tagliare il traguardo e farsi travolgere dalle emozioni è stato stupendo”. Lorenzo Patta è campione olimpico a 21 anni, appena arrivato in squadra e tolto dalla categoria fortunata delle giovanili e trasportato nel mondo olimpico dei grandi: “Il podio è stata una sensazione indescrivibile, cantare l’inno a squarciagola tutti insieme, nonostante non siamo esattamente intonati”.
(foto@Colombo/Fidal)
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