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Lotta al Covid-19, Papa Francesco: “Vaccinarsi è un atto di amore”

18 agosto 2021 | 06:55
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Videomessaggio del Pontefice ai popoli di tutto il mondo: “I vaccini danno la speranza di porre fine alla pandemia ma solo se sono disponibili per tutti”

Città del Vaticano – “Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore”. Lo ribadisce Papa Francesco in un videomessaggio inviato a tutti i popoli del pianeta sulla campagna di vaccinazione contro il Covid-19.

“Con spirito fraterno, mi unisco a questo messaggio di speranza in un futuro più luminoso. Grazie a Dio e al lavoro di molti, oggi abbiamo vaccini per proteggerci dal Covid-19. Questi danno la speranza di porre fine alla pandemia, ma solo se sono disponibili per tutti e se collaboriamo gli uni con gli altri”, ricorda il Pontefice.

Vaccinarsi, rimarca, “è un atto di amore”: “amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli. L’amore è anche sociale e politico, c’è amore sociale e amore politico, è universale, sempre traboccante di piccoli gesti di carità personale capaci di trasformare e migliorare le società (cfr. Laudato si’, n. 231, cfr. Fratelli tutti, 184)”.

Non solo: vaccinarci, afferma, “è un modo semplice ma profondo di promuovere il bene comune e di prenderci cura gli uni degli altri, specialmente dei più vulnerabili. Chiedo a Dio che ognuno possa contribuire con il suo piccolo granello di sabbia, il suo piccolo gesto di amore”. “Per quanto piccolo sia, l’amore è sempre grande. Contribuire con questi piccoli gesti per un futuro migliore. Che Dio vi benedica e Grazie!”, conclude il Santo Padre.

Il videomessaggio arriva a pochi giorni dalla notizia del ricovero del cardinale ultraconservatore Raymond L. Burke. Il porporato è ricoverato in Wisconsin per il Covid-19 ed è attualmente attaccato ad un respiratore. Il prelato, di 73 anni, è stato un critico dei vaccini, citando anche la falsa notizia che serva ad iniettare un microchip sotto la pelle. Contrario alle mascherine e al distanziamento sociale, Burke risiede a Roma ma ha contratto il virus durante una vista nel suo paese natale.

E’ stato l’ufficio stampa del cardinale ad annunciare su Twitter che Burke è attaccato al respiratore. Il messaggio riferisce che i medici sono “incoraggiati dai suoi progressi” ed esorta i fedeli a recitare il Rosario per la sua salute.

Ex arcivescovo di Saint Louis, Burke è uno dei prelati americani più conservatori. Negò la comunione al candidato democratico John Kerry perché non si opponeva all’aborto e in un’intervista accusò i cattolici che avevano votato per Barack Obama di “collaborare con il male”. Si era scagliato contro la possibilità di rendere obbligatori i vaccini contro il Covid, affermando che ciò avrebbe “violato l’integrità dei cittadini”.

Nominato cardinale da Benedetto XVI, Burke ha poi attaccato la leadership di Papa Francesco. Bergoglio lo ha privato dell’incarico di prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica, dandogli la carica cerimoniale di patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta. La posizione del porporato sui vaccini è sempre stata in netto contrasto con quella del Pontefice, da subito favorevole al vaccino. Lo stesso Bergoglio ha più volte spinto e incoraggiato la comunità internazionale affinché il siero sia davvero per tutti, anche per i paesi poveri.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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