Tokyo 2020, si accende il braciere: al via le Paralimpiadi
L’Italia ha sfilato per 14ma con due portabandiera, la schermitrice Bebe Vio e il nuotatore Federico Morlacchi, a guidare una delegazione azzurra record con 115 atleti, tra cui ben 63 donne
Tokyo – “Dichiaro aperta la XVI edizione dei Giochi Paralimpici”. Con queste parole l’imperatore del Giappone Naruhito ha dato inizio alla kermesse sportiva. A due settimane dalle Olimpiadi torna dunque ad alzarsi il sipario su Tokyo e il suo stadio, “gremito” da sole 800 persone in tribuna tra Vip, funzionari e giornalisti per le restrizioni anti-Covid. Oltre 160 i paesi presenti, circa 4mila gli atleti che già dalle prossime ore si affronteranno in gara.
Una cerimonia, quella di oggi, fatta slittare di un anno a causa della pandemia (come anche per le Olimpiadi) che ha visto sullo sfondo anche la crisi afgana. Il portabandiera della prima delegazione a sfilare nello stadio Olimpico, quella dei rifugiati, è stato infatti Mohammad Abbas Kharimi, un paratleta del nuoto afghano originario di Kabul. La bandiera nera, rossa e verde dell’Afghanistan è poi comparsa come quinta delegazione, portata da un volontario ma senza atleti alle spalle, a rappresentare simbolicamente il travaglio del Paese asiatico precipitato nel caos dopo il ritiro delle truppe Usa e l’ingresso dei talebani a Kabul. Gli unici due atleti che dovrebbero rappresentare l’Afghanistan alle Paralimpiadi, Hossain Rasouli per il lancio del disco e Zaira Khudadadi per il taekwondo, sono riusciti a lasciare Kabul ma si trovano in Australia per problemi burocratici.
L’Italia ha sfilato per 14ma con due portabandiera, la schermitrice Bebe Vio e il nuotatore Federico Morlacchi, a guidare una delegazione azzurra record con 115 atleti, tra cui ben 63 donne. “È stato bellissimo, super emozionante», ha raccontato la 24enne veneta, “a un certo punto ci si è anche incastrata la bandiera, per cui ci abbiamo messo quasi due ore per sventolarla nella maniera corretta”.
La cerimonia inaugurale, intitolata “Abbiamo le ali» e con lo stadio a fare da sfondo per il decollo di un aereo con una sola ala, si è aperta con i fuochi d’artificio e si è conclusa con un brano musicale eseguito da un gruppo di musicisti con varie disabilità a salutare l’ingresso della bandiera paralimpica. Le gare dureranno fino al 5 settembre con la partecipazione di 4.400 atleti che si contenderanno 540 medaglie in 22 sport. Tra gli atleti più attesi c’è il saltatore in lungo tedesco Markus Rehm, soprannominato “Blade Jumper”, che ha stabilito un record mondiale, e la leggenda giapponese del tennis Shingo Kunieda.
La previsione di molti è che la Cina continuerà il suo dominio di medaglie d’oro restando in cima al medagliere, così come ha fatto in ogni Paralimpiade da Atene 2004 in poi. Ma il Giappone spera che la sua squadra record di 254 atleti possa finire sul podio del medagliere. Resta forte la preoccupazione per il Covid, con un atleta che è risultato positivo all’interno del Villaggio Paralimpico ed è stato portato in una struttura di isolamento. I timori sono evidenziati dall’assenza di atleti neozelandesi e dal fatto che il Brasile ha portato appena quattro atleti.
La situazione dei contagi in Giappone è peggiorata nelle settimane successive alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, con il Paese che ha registrato più di 25.000 infezioni giornaliere nell’ultima settimana. L’epidemia giapponese è relativamente meno pesante rispetto ad altri Paesi, con circa 15.500 morti finora, ma solo il 40% della popolazione è completamente vaccinata. Un numero insufficiente a contenere la variante Delta che si sta diffondendo rapidamente. (fonte Agi)