Tokyo 2020, Assunta Legnante è argento nel disco: “Volevo l’oro, provo tanta rabbia”
L’azzurra prima provvisoria in gara, è scivolata poi in seconda posizione, ma fa il record europeo. Dedica speciale al papà
Tokyo – Il bottino della para atletica italiana a Tokyo si arricchisce di una nuova medaglia dopo il bronzo conquistato ieri da Oney Tapia nel peso F11 (leggi qui). E a stupire ancora è Assunta Legnante, una delle donne-simbolo dei lanci anche quando gareggiava tra i normodotati.
Chiamata questa volta a cimentarsi nella sfida del disco F11, la risposta della pluricampionessa napoletana non si fa attendere: argento e nuovo record europeo migliorato in gara per ben due volte.
La competizione è un testa a testa contro la cinese Zhang Liangmin, primatista mondiale in carica, che mette subito in sicurezza il primo lancio con 38,62. La capitana azzurra piazza un ottimo 37,62 iniziale per poi prendersi il vertice della classifica provvisoria con 39,53 e fissare il nuovo primato continentale (superato di 50 centimetri).
La gioia del primo posto è tuttavia provvisoria: la lanciatrice cinese si regala il record del mondo di specialità con la misura di 40,83. L’atleta italiana non si arrende, ma nonostante il disco voli a 40,25 all’ultimo tentativo (altro record europeo), la misura non è sufficiente per salire sul primo gradino del podio.
Nel post gara la campionessa mondiale di Dubai dichiara la sua insoddisfazione, che è propria di una grande combattente: “Provo rabbia. Ci ho provato fino alla fine. Ho fatto due record europei, ho fatto finalmente 40 metri in gara, sono andata vicina al record del mondo e lei ha dovuto fare il record del mondo per battermi. Questa è l’unica cosa che mi rasserena. Ho fatto tre Paralimpiadi nel disco, a Londra ottava, a Rio quarta e qui almeno me la sono giocata per l’oro. Al Mondiale di Kobe del prossimo anno si riproporrà una nuova sfida dove andrò a difendere il mio titolo e soprattutto a prendermi il record del mondo. A questo punto ci credo, siamo lì. Vorrei ringraziare chi ci ha ospitato a Sendai per il raduno pre-paralimpico perché siamo stati benissimo. Anche quegli allenamenti sono serviti ad arrivare qui nel modo giusto.”
E poi una dedica speciale per la medaglia vinta: “Quest’anno la dedico a mio padre perché sono partita quando era ricoverato. Sono venuta qui con un nodo alla gola non sapendo quello che aveva. Per fortuna ora sta bene, è a casa e sono sicura che è lì che mi segue. Come dice lui, io ho fame, e questa fame la devo dimostrare anche nel peso”.
La Legnante tornerà in pedana il prossimo 3 settembre nel getto del peso F11, la specialità in cui ha vinto tutto nella sua carriera.
Più tardi invece, alle 12.11, Ndiaga Dieng affronterà la competitiva finale dei 400 T20 dopo la qualificazione ottenuta nella giornata di ieri.
(foto@BizziTeam)
Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Sport
Clicca qui per iscriverti al canale Telegram, solo notizie di Sport