Pugilato truccato a Rio 2016, Russo: “Diano indietro le medaglie”
L’azzurro fu eliminato ai quarti di finale e si lamentò dell’ingiustizia subìta. L’indagine McLaren prosegue
Mentre l’indagine di Richard McLaren prosegue, nasce l’appello e la richiesta di Clemente Russo. Ci furono 11 incontri di pugilato a Rio 2016 manipolati. Anche quello che il campione azzurro disputò ai quarti di finale.
“Quello della boxe era un problema soprattutto di persone che per troppo tempo hanno agito al di fuori di ogni regola”. Lo dichiara McLaren, come riporta la Gazzetta dello Sport. Il Professore di diritto che indagò anche per il doping russo commenta la vicenda dello scandalo sportivo. Il Cio ha minacciato l’esclusione della boxe dalle Olimpiadi e ha sottratto all’Aiba la gestione degli incontri. (leggi qui)
Clemente Russo aveva combattuto contro il russo Tischenko. In Brasile il suo avversario era stato “chiacchierato” in occasione della sfida ai quarti di finale, dove poi lo stesso Russo (che sottolineò allora, che ai punti aveva palesemente vinto) fu eliminato: “Questa inchiesta deve andare avanti, e chi ha sbagliato deve pagare – commenta l’azzurro di Marcianise, vincitore di 2 argenti olimpici e 2 ori mondiali nei massimi, come indica la Gazzetta -. Fosse per me farei rifare tutti i combattimenti, compreso il mio contro Tischenko. Ma, visto che non è possibile, dovrebbero almeno ridare indietro le medaglie”.
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