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Mondiali apnea, l’Italia conquista tre medaglie: Zecchini è oro e argento

13 ottobre 2021 | 11:45
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Mondiali apnea, l’Italia conquista tre medaglie: Zecchini è oro e argento

Davide Carrara sale sul terzo gradino nell’assetto costante con pinne: “Un po’ deluso, ma alla fine è stato podio”

Kas – Nella quarta e ultima giornata di gare del Mondiale di Apnea Outdoor di Kaş (Turchia), l’Italia conquista altre due medaglie e lo fa con Alessia Zecchini e Davide Carrera nell’assetto costante con pinne.

La pluricampionessa romana si è aggiudicata l’argento con la profondità di – 98,00 m, dietro alla slovena Alenka Artnik, oro con – 103,00 m, e davanti al duo formato dall’ucraina Nataliia Zharkova e dalla francese Marianne Gillespie, terze a pari merito con – 97,00 m. Davide Carrera ha, invece, conseguito il bronzo, in coabitazione con il tunisino Walid Boudhiaf, entrambi autori di – 103,00 m. Sul gradino più alto del podio si sono accomodati i francesi Abdelatif Alouach e Arnaud Jeraud, primi ex aequo con – 116,00 m. In campo femminile, da segnalare l’ottimo quinto posto conseguito da Chiara Rossana Obino con – 89,00 m.

Estremamente soddisfatta per come si è concluso questo Mondiale, un po’ meno per come è iniziato, è Alessia Zecchini, alla seconda medaglia in due giorni, dopo l’oro nell’assetto costante senza attrezzi (leggi qui). “Il tuffo è stato stupendo, me lo sono goduta dall’inizio fino alla fine. Del resto, ciò che più contava in questa gara non era il colore della medaglia, ma il fatto di realizzare un tuffo che mi desse la carica per affrontare la prossima stagione nel migliore dei modi. Se avessi vinto più medaglie, avrei dichiarato di più, ma così non è stato e, quindi, va bene così. Questo Mondiale – ha proseguito Alessia – mi è stato d’insegnamento. Il prossimo anno mi presenterò alle competizioni più allenata su alcuni aspetti, tra i quali la compensazione, che quest’anno, ahimè, si è rivelata un punto debole. In ogni caso, sono contenta per come le cose alla fine sono andate e ringrazio la Fipsas per aver dato sia a me che agli altri componenti la squadra nazionale la possibilità di allenarci al meglio in previsione di questo evento”.

Nonostante la delusione per la squalifica subita in occasione della gara di assetto costante con monopinna, dove non ha chiuso perfettamente il protocollo di uscita, il bilancio che Davide Carrera fa di questo Mondiale è comunque positivo: “Mi è dispiaciuto tantissimo non riuscire a portare a casa la medaglia d’argento nell’assetto costante con monopinna. Una specialità per la quale mi ero allenato moltissimo. Comunque, alla fine una medaglia è arrivata lo stesso e, quindi, non posso che essere felice. Tra l’altro, durante il tuffo, ho provato delle sensazioni bellissime. Per cui, sebbene io ami la monopinna, ho intenzione di dedicarmi anche alle pinne, dove, ne sono più che convinto, posso diventare ancora più competitivo”. In attesa di realizzare il suo sogno, che è quello di stabilire un record mondiale nell’assetto costante con monopinna, c’è una cosa che più di altre spinge Davide ad allenarsi duramente e a disputare gare: “la possibilità, attraverso i miei risultati, di trasmettere dei messaggi positivi, sia per quel che riguarda la tutela ambientale che lo sport. In pratica, vorrei tanto che i giovani conducessero una vita sana, anche tramite lo sport”. (fipsas.it)

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