MotoGp, l’addio di Rossi alle piste italiane: “Non poteva che essere a Misano”
Ieri l’ultima gara in Italia per il 9 volte campione mondiale sulle due ruote. La festa dei tifosi per il pilota
Misano l’ombelico del mondo. Lo è stato per il più grande. Valentino Rossi ha chiuso la sua carriera sulle pista italiane, da dove era partito nel 1993. E’ accaduto ieri, mentre le Frecce Tricolori inondavano l’autodromo dedicato a Marco Simoncelli di tricolore e di poesia. La poesia si è riversata poi in pista. Rossi partiva decimo per il suo ultimo Gran Premio italiano. Ne farà ancora due di gare in programma e poi dirà addio al motociclismo corso.
Una leggenda il Dottor Rossi. E’ stato uno dei campioni italiani a creare comunicazione e visibilità, solo con la sua estrosità e simpatia. Se lo ricordano i tifosi. Dopo ogni vittoria era una festa targata numero 46. Quel numero. Un numero nato dalla passione per le piste del papà. Ereditato dal genitore e poi portato in tutto il mondo. Trionfale la carriera di Valentino. Un simbolo del Made in Italy e osannato ieri al termine della gara: “Il modo migliore per dire addio a Misano”. Dice Rossi commosso.
Vive vicinissimo dall’autodromo Rossi. E’ cresciuto a motori e passione per lo sport. E allora ecco perché solo lì probabilmente il grande dei grandi poteva salutare il suo mondo italiano. Applausi, baci e abbracci dal suo team e un bacio dalla sua compagna che presto le darà un figlio. 9 i Mondiali vinti, 430 gare disputate, di cui 115 gare festeggiate in cima al podio. 235 volte che è salito sul podio e 6348 punti conquistati. 65 pole position e 96 giri veloci.l’Aprilia, l’Honda e la Yamaha. Lo hanno voluto le case più importanti e le ha portate in cima al mondo e lo hanno loro stesse fatto crescere. Ha creato una scuderia per giovani Valentino (VR46), di cui fa parte anche suo fratello, pilota come lui. Tre volte è stato il primo proprio a Misano: “Spero che la gente se lo ricordi”. Lo dice Valentino, come riporta La Gazzetta dello Sport. Intuibile che forse sarà così, nel tempo e per sempre: “Davvero emozionante”.
Ha ricevuto un Premio Rossi. Un trofeo che lo innalza ad ambasciatore perfetto del Made in Italy nel mondo: “Ovunque io vada, nella lista di chi mi dice di amare l’Italia c’è sempre Valentino Rossi”. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, era a Misano per consegnare al pilota di Tavullia il premio, icona italiana. “Diciamo grazie a un personaggio non solo protagonista del motorsport, che ha rappresentato l’Italia in tutto il mondo facendo sognare milioni di tifosi – ha sottlineato Di Maio – ha fatto viaggiare il Made in Italy ad altissima velocità sulle due ruote. È un premio a una carriera fenomenale”. Ha aggiunto.
Champagne e lacrime, risate e commozione profonda per lui. L’ovazione dei presenti all’autodromo e l’omaggio del motociclismo della MotoGp. A Misano, la storia, ancora una volta. E idealmente, per sempre sul primo gradino del podio. Il Dottor Rossi indimenticabile.
The final send-off ceremonies begin ?
For one final time in Italy, @ValeYellow46 takes in the applause! ???#EmiliaRomagnaGP ? | #GrazieValepic.twitter.com/MoJ4BHJVbT
— MotoGP™? (@MotoGP) October 24, 2021
(foto@Eurosport/Facebook)
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