Pesistica, Bordignon: “Noi donne possiamo praticare qualsiasi sport, anche maschile”
L’azzurra bronzo olimpico è in dubbio per la partecipazione a Parigi. L’alloro a cinque cerchi ha cambiato il pensiero sulle donne in pedana
Suonava il flauto al conservatorio, ora solleva pesi e pregiudizi sulle donne fino allo storico argento olimpico di Tokyo. Giorgia Bordignon, a due mesi da un podio olimpico mai conquistato prima dalle sollevatrici azzurre, vive con naturalezza la ‘notorietà’ personale di una disciplina “che resta ancora in secondo piano”.
Ma sa che almeno un risultato è arrivato: “Non si dice più che questo non è uno sport per donne”. Tornando a quei momenti, l’azzurra però confessa: “Fino a due giorni prima non volevo assolutamente gareggiare, ero nel panico e non mi sentivo pronta fisicamente. La mattina prima grazie allo psicologo ho pensato che non dovevo dimostrare niente a nessuno”, racconta Bordignon.
E adesso testa a Parigi, forse: “Sarà molto difficile – ammette – non dico né sì, né no. Mi sto riprendendo dopo cinque anni molto lunghi e tosti. Ho bisogno ancora un po’ di tempo per rimettermi in piedi e capire cosa voglio fare della vita”.
A 34 anni Giorgia oggi è diventata uno dei simboli di uno sport ancora considerato prettamente maschile: “Quando ho iniziato io – osserva l’atleta delle Fiamme Azzurre – le donne nel mondo dei pesi non erano proprio ben viste. Ma non esiste una disciplina prettamente maschile, le donne possono fare esattamente quello che fanno gli uomini”. (Ansa).
(foto@Federpesistica/Facebook)
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