L’Argentina espugna il Monigo e supera l’Italrurgby: a Treviso finisce 37-16
Lamaro: “Il risultato è una conseguenza, non abbiamo espresso quello che volevamo, ma non è un passo indietro”
Treviso – Un’Italia in rimonta sul campo di Treviso dopo un primo tempo spento e dominato dall’Argentina esce più che doppiata 16-37 dai Pumas nel secondo match degli Autumn Test di rugby. Per gli Azzurri è la seconda sconfitta dopo quella della settimana scorsa contro gli All Blacks allo Stadio Olimpico di Roma (leggi qui).
Il match
Gli argentini vanno in meta già al 10’ con Kremer, su passaggio dell’estremo Boffelli che poi trasformerà. Sempre Boffelli piazza nuovamente tra i pali su punizione al 17’. Nuova meta argentina al 27’ con Gonzales Samso, e nuova trasformazione di Boffelli. Fortunatamente l’Italia trova e cerca una punizione, che diventa calcio piazzato e pali centrati al 31’ per i primi 3 punti degli Azzurri a cura di Garbisi; lo stesso che a primo tempo scaduto trova nuovamente la via dei pali sempre su punizione per i secondi 3 punti italiani.
Nel primo minuto abbondante della ripresa Pumas ancora a meta con Moroni, trasformata sempre da Boffelli: tre mete a zero per l’Argentina, 6 punti contro 24. Meta italiana finalmente al 47’ con Varney dopo un’azione rabbiosa iniziata da Negri verso destra, italiani che spingono fino a conquistare l’ultima riga del campo a sinistra, e trasformazione azzeccata da un Garbisi leader in campo azzurro.
Al 51’ una bella punizione accorcia ancora le distanze con Garbisi che mette per la quarta volta tra i pali. Distanze che però si allungano ancora con la quarta meta argentina, di Cordero, al 54’. Stavolta Boffelli non riesce a trasformare e il punteggio si ferma momentaneamente sul 16-29. Dopo cinque minuti di palla giocata con i piedi la touche arriva e tocca all’Italia e riparte l’azione dalla metà campo italiana, la touche arriva nella metà campo
argentina per l’Italia ma i Pumas riconquistano l’ovale. Una punizione a loro favore porta al 16-32 grazie al calcio piazzato di Sanchez al 63’.
Una quinta meta argentina non viene convalidata al 75’, ma i Pumas tornano dietro la linea, stavolta con successo, con Bosch. Non c’è trasformazione e il match vede solo un’ultima azione da meta per l’Italia nel recupero, meta che non arriva: 16-37 per l’Argentina.
“Il risultato è una conseguenza, non abbiamo espresso quello che volevamo, ma non è un passo indietro, non abbiamo fatto del nostro meglio, dobbiamo essere duri con noi stessi, ci sono stati tanti dettagli che non siamo riusciti a controllare, dobbiamo essere più duri e cercare di controllarli al meglio per essere più efficaci”. Lo ha detto il capitano dell’Italrugby, Michele Lamaro a Sky dopo il ko con l’Argentina dopo quello arrivato con gli All Blacks (leggi qui). Ora l’Italia è attesa dal terzo match contro l’Uruguay. “Sapevamo che l’Argentina sotto l’aspetto fisico era una squadra prorompente, faceva della fisicità il suo punto di forza, ed è stato così oggi, sono tutti provati per quanto fatto in campo. Ora con l’Uruguay sarà fondamentale ritrovarci anche dal punto di vista mentale e risolvere i problemi di oggi per andare avanti così”, ha aggiunto il capitano azzurro.
“Con l’Argentina ho avuto l’impressione di poterla riprendere in ogni momento, eravamo vicini nel punteggio, bastava una meta per rimanere attaccati, ma dobbiamo lavorare tanto sull’unione. Oggi in alcuni momenti di difficoltà non lo siamo stati, ci sta, fa parte del gioco e dobbiamo crescere anche su questo. In difesa abbiamo fatto un buon lavoro, non abbiamo concesso loro tanto avanzamento ma poi dobbiamo riuscire a coprire ogni area del campo, mentre in attacco non siamo riusciti ad essere dominanti in parecchie zone del campo. Dobbiamo riuscire a migliorare in quello ed essere più efficaci”, conclude l’Azzurro. (fonte Adnkronos, foto Twitter @Federugby)