Omicidio a Borgo Montello, il Pm deposita un’integrazione: le indagini non si fermano

Ieri all’udienza celebrata davanti al Tribunale del Riesame la pubblica accusa deposita una memoria
Latina – Si è celebrata ieri l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Roma utile a esaminare la posizione del 38enne indiano indagato dell’omicidio del 29enne suo connazionale, colpito a morte il 30 ottobre scorso a Borgo Montello.
L’indagato, nei giorni scorsi, aveva presentato ricorso al Tribunale della Libertà, tramite il suo difensore di fiducia l’avvocato Amleto Coronella, per chiedere la revoca della misura restrittiva o comunque l’applicazione di una pena meno afflittiva.
E ieri oltre all’unico indagato per omicidio, in udienza è stata esaminata anche a posizione di altri 3 indiani arrestati per rissa e lesioni nell’ambito della medesima vicenda.
Il collegio capitolino, come di consueto, si è riservato sulla decisione, per quanto a margine della sessione il pubblico ministero ha depositato una memoria in merito ai fatti che hanno portato alla morte del 29enne, una integrazione di indagine.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.