Mareggiata a Ostia, Mare Libero: “L’unica soluzione è sgomberare gli stabilimenti”
Il monito dell’associazione: “I cambiamenti climatici sono già in atto e di questo passo le spiagge spariranno presto, con piscine, cabine e tutto il resto”
Ostia – Per metter fine all’erosione che sta divorando la spiaggia di Ostia, la soluzione è una soltanto: sgomberarla da tutto ciò che vi è stato costruito sopra. A sostenerlo è l’associazione Mare Libero, che da anni si batte perché le spiagge della Capitale – e non solo – possano tornare ad essere fruite gratuitamente e liberamente dalla collettività, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.
“La rigidità degli arenili, come spiegano tutti gli studiosi e come indicato nelle norme nazionali e internazionali per prevenire l’erosione costiera, favorisce l’erosione“, spiegano i membri dell’associazione a ilfaroonline.it. “Le onde, che di inverno hanno bisogno di più spazio per essere assorbite, trovano gli ostacoli in cemento e scalzano altra sabbia dalla spiaggia, riportandola in mare”.
Cioè rende inevitabile che, di anno in anno, si ripetano mareggiate come quella dello scorso weekend, che ha inghiottito parte dello stabilimento dell’Esercito e del Kursaal (leggi qui). “I concessionari – attacca l’associazione – si lamentano dei danni: e che dovrebbero dire i cittadini del danno ambientale causato dalle macerie e dalle sostanze chimiche (vernici, ecc.) che finiscono in mare? Cosa uscirà da quegli impianti fognari distrutti?”.
“Una volta per tutte: si dica chiaramente che aver costruito sulla spiaggia è stato un errore colossale e che continuare a cercare di proteggere quelle strutture con interventi altrettanto invasivi come pennelli e scogliere forse è ancora peggio. Cosa vogliono: la sabbia e ripascimenti ? Per poi ricostruirci sopra? Oltretutto, pennelli e ripascimenti vengono fatti con i soldi pubblici della Regione, ma se poi i cittadini vorranno fruire della spiaggia ‘rialimentata’ di sabbia con i loro soldi dovranno pagare di nuovo il concessionario che ci ha rimesso le cabine: un’assurdità”, sottolineano.
“È venuto il momento di voltare pagina: i cambiamenti climatici sono già in atto e di questo passo le spiagge spariranno presto, con piscine, cabine e tutto il resto. L’unico vero intervento sensato sarebbe sgomberare tutto (almeno d’inverno) e avviare la rinaturalizzazione, lasciando al mare lo spazio necessario per modellare la spiaggia secondo stagione”.
“Ma ne abbiamo il coraggio? O non sappiamo rinunciare al resort con prato all’inglese, ben protetto da alte siepi e inferriate? Decidiamoci subito – avvertono da Mare Libero – o potrebbe essere troppo tardi”.
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