La pesistica fuori dalle Olimpiadi, Urso: “O si cambia rotta, oppure si chiude il capitolo”
Problemi politico sportivi alla Federazione Internazionale all’origine dell’eventuale drastica decisione
Roma – “Credo che il Cio abbia tutte le ragioni di chiedere un cambio di indirizzo”. E’ quanto afferma il presidente della Fipe, la Federazione italiana pesistica, Antonio Urso, all’Adnkronos dopo che l’Esecutivo del Comitato olimpico internazionale ha deciso di inserire nel programma dell’Olimpiade di Los Angeles 2028 skateboard, arrampicata e surf; per rispettare il limite di 28 discipline sarebbero però esclusi dai Giochi californiani il pugilato, il sollevamento pesi e il pentathlon moderno. Questa decisione sarà ratificata dalla 139esima sessione dell’Esecutivo il 31 gennaio 2022, a pochi giorni dall’inizio dell’Olimpiade Invernale di Pechino.
“Si tratta purtroppo di una storia vecchissima che nasce 44 anni fa quando il penultimo presidente della Federazione Internazionale, Tamas Ajan, ai vertici prima come segretario generale e dal 2000 in veste di presidente fino alle dimissioni dello scorso anno, ha trasformato la Federazione in una azienda di famiglia e questo ha creato tutta una serie di storture”, aggiunge Urso.
“Nel 2009 ho denunciato al Cio stesso questi misfatti dicendo a tutti che saremmo usciti fuori dai Giochi e mi presero per pazzo e visionario –sottolinea il presidente della Fipe-. Le elezioni della International Weightlifting Federation si sarebbero dovute tenere il 22 dicembre ma sono saltate per problemi di governance, io sono candidato alla presidenza: spero di riuscire a far comprendere quanto denuncio dal 2009. Non abbiamo chance, o cambiamo rotta o sarà l’ultimo capitolo di questa storia”. (Adnkronos)
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