Mascherine Ffp2, dal cinema e stadio: ecco dove diventano obbligatorie
Governo vara la stretta sulle mascherine e valuta prezzi calmierati
Roma – Torna l’obbligo di mascherine all’aperto, anche in zona bianca, per contrastare i contagi da variante Omicron in Italia. Ma ci sono novità anche riguardo alle mascherine Ffp2. Nella cabina di regia, la riunione tra i capidelegazione delle forze di maggioranza e il premier Mario Draghi, è stato infatti deciso di introdurre “l’obbligo di mascherine Ffp2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto (anche TPL)”. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi. Il governo sta inoltre valutando di introdurre prezzi calmierati per le mascherine Ffp2.
Mascherine Ffp2 in tutte le scuole, i presidi: “Il tempo c’è”
“Adottare mascherine Ffp2 nelle scuole significa prevenire la diffusione del contagio con una misura concreta e verosimilmente realizzabile prima del rientro, il 7 o 10 gennaio”. Lo dice all’Adnkronos il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli ed aggiunge: “C’è tutto il tempo prima che si torni a scuola per far sì che la struttura commissariale distribuisca Ffp2 in tutti gli istituti scolastici, è una cosa attuabile se ci si organizza. Mentre è illusorio ed inverosimile sperare che Figliuolo possa gestire 8mln di tamponi al giorno, cosa che tra l’altro intralcerebbe il sistema”.
E l’idea di distribuire tamponi gratuiti come in altri paesi? “Fermo restando che non dobbiamo prendere a riferimento paesi che stanno peggio di noi, i tamponi rapidi salivari o nasali non sono molto affidabili. Lo sono i molecolari ma servirebbe un monitoraggio continuo per avere certezze che è difficile organizzare. Con tutta la buona volontà non si può accusare la struttura commissariale, sono operazioni non facilmente praticabili”.
Quanto alla possibilità indicata da Massimo Galli di “prolungare le vacanze di Natale per i piccoli non vaccinati se le cose vanno veramente male con la variante Omicron”, Giannelli spiega che “stiamo vivendo problemi di pandemia in un continuo rumore di fondo di pareri che dicono tutto e il contrario di tutto. Fermo restando che ognuno è libero di esprimerli, la parola definitiva va al Cts, l’autorità sanitaria preposta. L’esecutivo ha già espresso chiaramente la sua posizione. Se dovrà rivederla, lo farà con i soggetti competenti, dunque con il Comitato tecnico scientifico”. “Le valutazioni sanitarie spettano agli organi competenti. Cioè al Cts – prosegue Giannelli – La pandemia non può essere trasformata in un talk show continuo. Io vedo che il numero dei contagi cresce ovunque. Se sarà necessario tornare in dad, si farà. La Didattica a distanza è la scialuppa di salvataggio, se la nave sta effettivamente affondando. Nel frattempo a scuola non ci sono stati focolai, puntando su vaccini e mascherine la vita si può condurre più o meno normalmente”. (fonte Adnkronos)