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Allarme cinghiali a Fiumicino, ecco la mappa del pericolo

30 dicembre 2021 | 07:30
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Allarme cinghiali a Fiumicino, ecco la mappa del pericolo

L’allarme è stato lanciato ufficialmente, e sulla questione-cinghiali c’è un “tavolo” aperto in Comune.

Fiumicino – I cinghiali hanno ormai invaso (anche) il territorio comunale di Fiumicino, specialmente al nord. E la cosa comincia a diventare pericolosa.

Famiglie numerose di cinghiali si spingono ormai a ridosso delle abitazioni, attraversando le strade in cerca di cibo. Diverse sono le zone interessate (e qualche incidente è già capitato); di va da Testa di Lepre al bivio di Fregene/Castel di Guido, dal ponticello di Maccarese alla Leprignana. Decine e decine di avvistamenti, alcuni molto ravvicinati, e diversi incidenti sfiorati.

L’allarme è stato lanciato ufficialmente, e sulla questione c’è un “tavolo” aperto in Comune. Ma la lentezza nel prendere decisioni e la velocità di allargamento del fenomeno fanno sì che siamo sulle soglie dell’emergenza.

Va ricordato che Fiumicino ha buona parte del suo territorio ricadente nella Riserva Statale del Litorale romano, con all’interno l’Oasi di Macchiagrande, curata dal Wwf.

In realtà le cronache dell’ultimo anno ci hanno consegnato diversi incidenti nell’attraversamento delle strade da parte di animali, dai daini ai cavalli. Ma quello dei cinghiali sembra essere potenzialmente molto più pericoloso del resto.

Come intervenire? In altre parti d’Italia si è proceduto con l’abbattimento degli animali, ma non è l’unica soluzione possibile. E’ ipotizzabile, infatti, l’istituzione della figura di un tecnico faunistico che sovrintenda alla cattura dei cinghiali da parte di aziende specializzate e la loro rimissione in libertà in apposite zone di accoglienza dislocate nel resto del Lazio.

Forse non tutti sanno che il Comune, ben due anni fa, ha formato 27 unità di personale con la specifica qualifica di “coadiutori di controllo numerico del cinghiale nel comune di Fiumicino”.

L’operazione di cattura innescherebbe diverse soluzioni positive: 1) si salvano gli animali; 2) si contingenta la loro presenza sul territorio evitando quindi il pericolo di incidenti stradali; 3) con la vendita degli esemplari catturati il Comune potrebbe addirittura fare cassa.

Nella zona del centro e sud-Italia, il peso medio dei cinghiali è sugli 80-90 kg, con esemplari che possono raggiungere l quintale e mezzo di peso. Il cinghiale ha una costituzione massiccia, con corpo squadrato e zampe piuttosto corte e sottili. Nonostante le piccole zampe, il cinghiale si muove piuttosto velocemente, solitamente al trotto, è in grado di galoppare molto velocemente anche nel fitto del bosco.

I cinghiali sono noti per il temperamento aggressivo: qualora presi alla sprovvista o messi alle strette, infatti, questi animali, anche se feriti o debilitati, attaccano e risultando molto pericolosi. La diversa conformazione delle zanne nei due sessi provoca anche una diversa reazione davanti al pericolo: mentre il maschio carica a testa bassa, per poi menare fendenti verso l’alto e lateralmente, al fine di sventrare l’aggressore, la femmina si getta sul nemico tenendo la bocca aperta e azzannandolo a ripetizione, spesso infierendo sul suo corpo anche dopo averlo atterrato.

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