Infernetto, l’oratorio dell’ex chiesa San Tommaso diventerà un presidio sanitario
L’accordo, firmato da Campidoglio e Asl Roma 3, non impedirà la realizzazione del centro culturale intitolato a Mattia Roperto
Ostia – L’oratorio dell’ex chiesa San Tommaso Apostolo, all’Infernetto, si trasformerà in un presidio sanitario. Il Comune di Roma e l’Asl Roma 3 hanno infatti sottoscritto alla fine di dicembre 2021 un protocollo per la cessione dell’immobile, di proprietà del Campidoglio, all’azienda sanitaria locale.
“La realizzazione di un presidio sanitario all’Infernetto è una battaglia che portiamo avanti da anni, dentro e fuori le Istituzioni, perché siamo consapevoli dei grandi limiti dell’unica struttura sanitaria presente nel nostro territorio, l’ospedale Grassi, che non è più in grado di far fronte alla sempre crescente domanda di assistenza sanitaria”, ha commentato Marco Possanzini, capogruppo di Sinistra Civica Ecologista in Municipio X.
Ora, è la Asl Roma 3 a dover decidere come utilizzare i locali dell’ex oratorio, e Possanzini è convinto che sia soltanto “questione di mesi”: d’altronde, spiega il consigliere a ilfaroonline.it, è probabile che l’azienda sanitaria voglia usufruire dei fondi del Pnrr per la realizzazione del suo progetto nella struttura di via Lino Liviabella, e non potrebbe farlo se si allungassero troppo i tempi.
Il desiderio degli abitanti dell’Infernetto di avere un presidio sanitario nel quartiere era stato raccolto anche dall’Amministrazione Di Pillo, ma all’epoca, ci raccontava l’allora capogruppo pentastellato Antonino Di Giovanni (leggi qui), “la Asl non aveva mai realmente manifestato l’intenzione di sfruttare i locali dell’ex San Tommaso”.
Per questo il M5S aveva poi deciso, dopo aver sondato le esigenze dei cittadini tramite un’assemblea pubblica, di destinare l’immobile dell’ex chiesa – divenuto di proprietà del Municipio X nel dicembre 2020 – alla realizzazione di un centro culturale polifunzionale e poligenerazionale intitolato a Mattia Roperto (leggi qui), il 15enne travolto e ucciso da un’auto in via Cilea (leggi qui).
“Comune di Roma e Regione Lazio, cui fanno capo le Asl, erano perennemente in conflitto, e raggiungere un accordo sarebbe stato molto difficile. Adesso la situazione è diversa, anche dal punto di vista delle esigenze sanitarie, e con l’insediamento della giunta Gualtieri c’è stato un cambio di passo, di orientamento”, spiega Possanzini.
Tuttavia, un progetto non escluderà l’altro: trattandosi di due immobili distinti – l’ex chiesa e l’ex oratorio -, entrambe le opere potranno essere realizzate, se ce ne sarà la volontà. “I due progetti possono tranquillamente convivere”, assicura Giuliana Di Pillo, ex presidente del Municipio X e oggi consigliera d’opposizione. “Abbiamo sempre lavorato nell’ottica della realizzazione di un centro culturale all’Infernetto, e continueremo a farlo”.
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