Pechino 2022, Razzoli: “Podio sfiorato dopo 12 anni ai Giochi.. è tantissimo”
Ottavo l’azzurro nello slalom. Tristezza per non aver coronato il sogno di una medaglia
Pechino – Clement Noel ha conquistato la medaglia d’oro nello slalom maschile alle Olimpiadi di Pechino 2022. Sulla pista “Ice River” di Yanqing, il 24enne francese riporta i transalpini sul gradino più alto podio olimpico nella disciplina, che mancava da Salt Lake 2002.
Una manche quasi perfetta, soprattutto nella seconda parte di gara, conclusa con il tempo complessivo di 1’44″09, che ha regalato a Noel quella medaglia già sfiorata giovanissimo a PyeongChang. Un ampio margine – ben 61 centesimi – quello tra il francese e il suo diretto avversario l’austriaco Johannes Strolz, che riesce così nell’impresa di replicare le medaglie di papà Hubert, 34 anni dopo l’oro in combinata e l’argento in slalom a Calgary 1988. Terza posizione appannaggio del norvegese Sebastian Foss-Solevaag, che recupera una posizione al compagno di squadra Henrik Kristoffersen, mettendosi al collo il bronzo olimpico a 70 centesimi dal vincitore.
Giuliano Razzoli si è dovuto arrendere dopo una grande seconda manche, classificandosi all’ottavo posto. Il 37enne appartenente al Centro Sportivo Esercito è arrivato ad appena 26 centesimi dal podio grazie ad una prova di grandissima qualità, con un ritardo dal primo posto pari a 96 centesimi. Undicesima posizione per Tommaso Sala a 1″28, out invece Alex Vinatzer, partito a tutta per cercare di recuperare lo svantaggio della prima run ma inforcando a poche porte dall’arrivo.
“Non è da tutti arrivare a giocarsi il bronzo – dice Razzoli – so che non è da tutti devo essere soddisfatto di quello che ho fatto, e lo sono tantissimo. Mi son giocato la medaglia, dopo tutta la stagione ad aver sciato bene ed aver lottato con i giovani. Ci credevo, ho preparato queste Olimpiadi benissimo ero carico anche se sapevo sarebbe stato difficile e che saremmo ostati tutti vicinissimi perché la pista non era così selettiva”. Poi l’azzurro prosegue: “Sicuramente partire davanti mi avrebbe aiutato, nella seconda non ho molto da recriminarmi. In appoggio su di un piede all’inizio forse sì, ho perso 2-3 decimi che mi son costati la medaglia ma complessivamente un’ottima manche. Per fare medaglia bisognava esser perfetti tutte le curve, e io non lo sono stato alla decima porta quindi non è abbastanza – sottolinea, continuando – un livello di slalom pazzesco, nella prima manche avevo 8 decimi di ritardo e l’ho pagato, anche se partendo con il 18 non è mai facile”.
“Se rischi troppo esci: è stato bravo Strolz ma ha rischiato tanto. La seconda manche ottima ma non è bastata, mi sarebbe piaciuto finire con una medaglia”
E’ tornato alle Olimpiadi Giuliano, dopo aver conquistato un bronzo in Coppa del Mondo. Dichiara: “Sono estremamente emozionato come vedete, lo sport è bello perché t’insegna a inseguire i propri sogni e a crederci fino all’ultimo e poi ci arrivi vicino. Le mie lacrime non sono di delusione, ma nemmeno di gioia; sono lacrime anche un po’ di tristezza per aver visto tutto sfumare per poco ma lo sport è questo, t’insegna a guardare sempre avanti a dare la mano agli avversari che sono stati più bravi di me, per quello che ho fatto oggi a giocarmi la medaglia 12 anni dopo. Con una medaglia avrei salutato probabilmente lo sci, ora voglio lasciare con un podio e con Kitzbuehl ho ancora un conto in sospeso, qualche credito da portare a casa: andrò avanti anche l’anno prossimo”.
(fisi.org)(foto@fisi.org)
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