Guerra in Ucraina: i russi verso Kiev, si combatte a Chernobyl, scorie nucleari a rischio
Attacchi di artiglieria russa anche a Chernobyl, dove si teme per l’impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi pericolosi. Se colpiti le polveri radioattive potrebbero coprire i territori dell’Ucraina, della Bielorussia e dell’Unione Europea
Kiev – La Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina. “Oltre 30 raid” dell’esercito russo hanno preso di mira infrastrutture militari e civili, hanno riferito le forze armate di Kiev, precisando che Mosca ha utilizzato negli attacchi anche missili da crociera. Esplosioni sono state segnalate anche nella capitale e in varie città del Paese. E sarebbero già oltre 40 militari e una decina di civili ucraini uccisi dall’inizio dell’offensiva russa, scattata nella notte. Il sindaco di Kiev Vitali Klitchko ha annunciato l’introduzione del coprifuoco nella capitale dell’Ucraina, dalle dieci di sera alle sette del mattino.
Secondo quanto ha reso noto il ministero dell’Interno ucraino le forze armate russe sono entrate nella regione di Kiev attraverso il checkpoint di Vilcha, ma le guardie di frontiera insieme all’esercito ucraino stanno contrastando l’avanzata delle forze russe. Le truppe aerotrasportate di Mosca avrebbero però preso il controllo dell’aeroporto di Antonov, che si trova a circa 45 chilometri dal centro di Kiev. Il comandante dell’unità ha detto alla Cnn che vi è stato uno scontro a fuoco con i militari ucraini che hanno cercato di riprendere il controllo dalla base aerea dove erano atterrati gli elicotteri delle forze russe nelle prime ore del mattino.
Secondo la Bbc, che cita fonti della sicurezza ucraina, i carri armati delle forze di invasione russe sono invece già entrati a Kharkiv, la seconda città ucraina per dimensioni. Mentre un’esplosione è stata segnalata nella centrale elettrica di Trypilska, a circa 40 chilometri da Kiev. Per il momento la centrale elettrica continua a funzionare. Carri armati e truppe non identificate sono stazionate presso la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, nell’Ucraina meridionale.
SI COMBATTE A CHERNOBYL
Sotto attacco la zona di Chernobyl. “La Guardia Nazionale, che presidia l’impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi pericolosi, sta resistendo”, riporta – senza citare fonti indipendenti – la Ukraïnska Pravda, uno dei principali giornali online di Kiev, spiegando che “se gli attacchi dell’artiglieria russi distruggessero l’impianto di stoccaggio delle scorie nucleari, la polvere radioattiva potrebbe coprire i territori dell’Ucraina, della Bielorussia e dell’Unione Europea”.
“Una dichiarazione di guerra contro l’intera Europa”, così il presidente dell’Ucraina Volodymyr ha definito l’attacco della Russia alla centrale di Chernobyl. “Le forze di occupazione russe stanno cercando di impadronirsi della centrale Chernobyl. I nostri difensori stanno dando la vita perché la tragedia del 1986 non si ripeta” ha scritto su Twitter il presidente ucraino, dicendo di averne parlato con il premier svedese.
“Una catastrofe umanitaria per i rischi di combattimenti vicino gli impianti nucleari” dell’Ucraina e “dell’escalation verso una guerra nucleare” è l’allarme che lanciano i medici, americani e russi, dell’International Physicians for the prevention of nuclear war (Ippnw) in un documento pubblicato online.
Secondo Linda Pentz Gunter, fondatrice di Beyond Nuclear, “non importa la genesi, la causa o chi ha iniziato cosa, la realtà è che ci sono 15 reattori nucleari operativi in Ucraina – ricorda – Se i reattori si trovano nel mezzo di un conflitto o di una guerra, non possono essere semplicemente abbandonati. Questo ci impone di evitare con urgenza questa possibilità”. Secondo gli esperti, “la guerra potrebbe portare ad un disastro simile o peggiore del crollo del reattore di Chernobyl del 1986”.
Olga Mironova, cardiologa di Mosca e presidente dell’Ippnw russa, lancia un appello a tutte le parti in conflitto “per un passo indietro prima del baratro” e a “perseverare con gli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni e negoziare una soluzione pacifica”.
Attacchi russi sono stati segnalati anche a Odessa, Ivano-Frankivsk e Mariupol. Esplosioni e spari vicino all’aeroporto di Boryspil. Almeno 18 le persone che hanno perso la vita a Odessa, nel sud dell’Ucraina, a causa di un attacco russo, riferiscono le autorità regionali di Odessa spiegando che l’attacco ha colpito il porto. Il comando militare ucraino ha inoltre dichiarato che quattro persone sono state uccise e dieci ferite quando un colpo d’artiglieria russo ha colpito un ospedale a Vulhedar, nella regione di Donetsk. Fra i feriti vi sono sei medici.
L’ANNUNCIO DI PUTIN
L’annuncio dell’attacco è avvenuto poco prima delle sei di questa mattina (le quattro in Italia). Vladimir Putin è tornato a parlare in televisione affermando di “aver deciso di lanciare una operazione militare speciale” in Ucraina, chiedendo ai soldati ucraini “di deporre le armi e tornare a casa” e la “demilitarizzazione e denazificazione” del Paese. Putin ha detto di aver dato il via all’operazione militare, che non prevede, ha specificato, una “occupazione” dell’Ucraina, in risposta a una richiesta di assistenza dalle autorità di governo delle auto proclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk per respingere l’aggressione militare di Kiev. La Russia interviene per “demilitarizzare e denazificare” l’Ucraina. Lo scopo dell’intervento è quello di “proteggere le popolazioni che per otto anni sono state sottoposte a umiliazioni e genocidio da parte del regime di Kiev. Per questo vogliamo la demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e chiediamo anche di portare alla giustizia coloro che si sono macchiati di crimini sanguinari contro civili pacifici, inclusi cittadini russi”, ha sostenuto.
“I militari ucraini che accetteranno di deporre le armi saranno liberi di lasciare il fronte per fare ritorno alle loro famiglie”, ha aggiunto Putin precisando che la responsabilità per quello che si prevede sarà uno spargimento di sangue “ricadrà interamente sul regime al potere in Ucraina”. Le azioni della Russia, ha aggiunto, sono prese per autodifesa dalle minacce e da eventi ancora peggiori di quelli che capitano oggi. Per quanto difficile possa essere, chiedo a voi di capire e di cooperare, per voltare questa pagina tragica il prima possibile e andare avanti insieme”.
Il video con cui Vladimir Putin ha annunciato la dichiarazione di guerra contro l’Ucraina nella notte sarebbe stato registrato tre giorni prima, il 21 febbraio. Lo rivela la Novaya Gazeta, dopo aver esaminato i metadati del video caricato sul sito del Cremlino, che sarebbe stato creato alle 19 di tre giorni fa
LA RISPOSTA UCRAINA
L'”invasione russa” non riguarda “solo l’est dell’Ucraina”, ma si tratta di “un attacco su vasta scala da più direzioni”, ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sottolineando che “la difesa ucraina non è crollata. L’esercito ucraino combatte. L’Ucraina sta con entrambi i piedi sul terreno e continua a difendersi”. Imposta la legge marziale.
Le forze ucraine hanno rivendicato dal canto loro l’uccisione di “50 nemici russi” annunciando di aver respinto un attacco nella città di Shchastia, nella regione orientale di Luhansk, una delle due autoproclamate Repubbliche riconosciute dalla Russia. “La città di Shchastia, attaccata dall’aggressore russo, è stata riconquistata. Durante il tentativo di attacco, sono stati distrutti equipaggiamenti militari e circa 50 nemici sono stati uccisi”, ha riferito su Facebook il Centro di comunicazioni strategiche e di sicurezza del ministero dell’Informazione ucraino. Avevano già annunciato di aver abbattuto cinque velivoli e un elicottero russi abbattuti. Lo fanno sapere le forze armate ucraine.
Il ministero ha anche smentito che Mosca abbia perso un aereo militare a causa dell’offensiva ucraina. Abbattuti cinque velivoli e un elicottero russi abbattuti. Lo fanno sapere le forze armate ucraine. L’Ucraina, come ha riportato la tv pubblica, ha chiuso lo spazio aereo in risposta all’operazione russa.
Forza aerea, missili o artiglieria non vengono impiegati contro le città ucraine, ha sostenuto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Stando al portavoce, le forze russe metterebbero fuori uso l’infrastruttura militare ucraina, la difesa aerea e le basi aeree “con armi ad alta precisione”. Testimonianze riferiscono invece di bombardamenti che avrebbero colpito obiettivi civili in diverse zone. Secondo Konashenkov i soldati ucraini starebbero abbandonando armi e postazioni. Stando al ministero russo le forze ucraine al confine non avrebbero opposto resistenza. Affermazioni respinte dai vertici ucraini.
VOLI CANCELLATI
La Russia ha soppresso il sistema di difesa anti aerea dell’Ucraina con i suoi attacchi di precisione, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca in una nota. E ha chiuso temporaneamente una decina di aeroporti nel sud e nella penisola occupata della Crimea. Almeno fino al 2 marzo, rimarranno chiusi gli aeroporti di varie località, fra cui Rostov, Krasnodar, Kursk, Voronezh e Simferopol, secondo quanto annunciato dall’autorità russa per l’aviazione Rosaviatsiya. Rimane invece in funzione l’aeroporto di Sochi, sul mar Nero. Negli aeroporti di Mosca sono stati cancellati almeno 200 voli secondo i siti di viaggio online.
LA MINACCIA DI BIDEN
Il presidente americano Joe Biden ha denunciato l'”attacco non provocato e ingiustificato” della Russia contro l’Ucraina e come Putin abbia “scelto una guerra premeditata che porterà a una catastrofica perdita di vite umane e sofferenze umane”. “Le preghiere del mondo intero sono per il popolo dell’Ucraina – afferma in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca – che subisce un attacco non provocato e ingiustificato da parte delle forze militari russe”.
“Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà e gli Stati Uniti e i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e incisivo. Il mondo riterrà responsabile la Russia”. Biden parlerà con i leader del G7 e poi agli americani “per annunciare le conseguenze ulteriori” che Usa e alleati “imporranno alla Russia per questo atto di aggressione non necessario contro l’Ucraina e la pace e la sicurezza globale”. “Ci coordineremo con i nostri alleati Nato per garantire una risposta forte e unita che scoraggi qualsiasi aggressione contro l’Alleanza”. (fonte Adnkronos)