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Guerra in Ucraina, il Cremlino: “Trattiamo a Minsk”, Zelensky: “Non in Bielorussia”

27 febbraio 2022 | 10:54
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L’annuncio: Mosca pronta a negoziare ed è già in trasferta per “iniziare i colloqui” con gli ucraini. Ma Zelensky esclude negoziati a Minsk: “Disponibili a trattare, ma in altri Paesi”

Mosca – Guerra Ucraina-Russia, Mosca è pronta a negoziare. E’ quanto ha riferito un portavoce del Cremlino dicendo che una delegazione russa è già arrivata in Bielorussia per ”iniziare i colloqui” con gli ucraini. La delegazione russa, ha spiegato il Cremlino, comprende tra gli altri rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa. Mosca è disponibile a iniziare negoziati con l’Ucraina a Gomel, nel sud della Bielorussia, non lontano dal confine con l’Ucraina, ha poi reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. I negoziati tra ucraini e i russi “avrebbero potuto svolgersi” a Minsk se Mosca non ci avesse attaccato dalla Bielorussia, ha detto tuttavia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky stamane, aggiungendo che Kiev resta disponibile ai colloqui in altri luoghi dai quali non sono state lanciate aggressioni all’Ucraina.

Non in Bielorussia, dunque, dove è arrivata una delegazione russa pronta ai negoziati, ma da dove anche stamattina è partito un missile verso Kiev. ”Certo, vogliamo la pace. Vogliamo incontrarci, vogliamo la fine della guerra. Varsavia, Bratislava, Budapest, Istanbul, Baku. Queste le città che abbiamo offerto alla parte russa”, ha detto Zelensky. ”Qualsiasi altra città va bene, qualsiasi paese dove i missili non volano. Questo è l’unico modo per negoziare onestamente e porre fine davvero alla guerra”, ha aggiunto.

Zelensky ha spiegato che Minsk è stata scelta come possibile piattaforma per i negoziati non dall’Ucraina o dalla Bielorussia, ma dalla leadership russa. “Se non ci fossero azioni aggressive dal tuo territorio, potremmo parlare a Minsk, nella tua città. Quando eri neutrale, abbiamo parlato a Minsk”, ha detto Zelensky rivolgendosi al popolo bielorusso.

Il portavoce del presidente ucraino ha quindi smentito – riferisce Gazet-ru- la notizia diffusa dai giornalisti di Ria Novosti accreditati al Cremlino secondo cui Kiev avrebbe accettato la cittadina di Gomel come sede delle trattative con Mosca. Trattative non si svolgeranno in alcun luogo della Bielorussia, ha aggiunto.

Mosca ha nel frattempo reso noto che l’operazione militare non sarà sospesa durante le trattative, contrariamente a quanto invece era stato proposto ieri e che la sua delegazione ai negoziati di Gomel sarà guidata dall’ex ministro della Cultura, Vladimir Medinsky.

IL DISCORSO AI BIELORUSSI DI ZELENSKY

Nel discorso che ha tenuto questa mattina, il presidente dell’Ucraina si è rivolto, in russo ai bielorussi chiedendo loro di “fare la scelta giusta”. “Le forze russe stanno lanciando razzi contro l’Ucraina dal territorio del vostro Paese. Stanno uccidendo i nostri bambini dal territorio del vostro Paese, distruggendo le nostre case, cercando di distruggere tutto quello che per decenni abbiamo costruito, non solo noi ma i nostri padri e i nostri nonni”.

“Come potrete guardare i vostri figli negli occhi? Come potrete guardavi negli occhi fra di voi? Come potrete guardare i vostri vicini negli occhi? Noi siamo vicini, siamo ucraini”, ha sottolineato Zelensky. “Auspico davvero che diventiate una forza positiva, riportiate il Paese a quello che era fino a poco tempo fa, facciate la scelta giusta. E’ la scelta più importante per il vostro grande popolo”, ha affermato inoltre.

LUKASHENKO: “NO DI KIEV A GOMEL? LORO SCELTA”

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha inviato Kiev a mandare una delegazione a Gomel e a sedersi al tavolo dei negoziati con Mosca ”se non vuole perdere la sua statualità”. ”Tutti stanno aspettando la delegazione ucraina a Gomel, se non arrivano è una loro scelta”, ha aggiunto. Lukashenko ha poi confermato di aver lanciato ”due, tre attacchi missilistici dal sud del Paese verso l’Ucraina dall’inizio del conflitto” perché Kiev ”ha ammassato tre, quattro divisioni missilistiche vicino al nostro confine”. (fonte Adnkronos)