Dal tennis al pugilato: gli atleti ucraini scendono in guerra
Campioni dello sport arruolati per difendere il loro Paese. I primi sono stati i fratelli Klitshko.
Dopo i fratelli Klitschko, alle fila dei pugili ucraini che hanno deciso di difendere il Paese dall’invasione russa ) (leggi qui) si aggiunge Vasiliy Lomachenko. L’ex campione del mondo ha pubblicato su Facebook una foto che lo ritrae vestito con la mimetica e con un fucile a tracolla. “Il battaglione di difesa territoriale Belgorod-Dnestrovsky è stato addestrato e armato. Il pugile Vasil Lomachenko è uno di questi”, si legge nella didascalia del post.
Lomachenko, raggiunto dalla notizia dell’aggressione russa mentre si trovava in Grecia, è frettolosamente rientrato in patria attraverso la Romania. L’ex campione del mondo dei pesi leggeri 34enne si è unito a un battaglione di difesa vicino a Odessa. A quattro giorni dall’inizio dell’offensiva militare, molti atleti ucraini sono tornati per prendere le armi, Lomachenko si aggiunge al tennista Sergei Stakhovsky, ai pugili Vitali e Wladimir Klitschko e al campione del mondo dei pesi massimi Olexandr Usyk.
Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, e suo fratello Wladimir, sono stati tra i primi ad imbracciare le armi. “Siamo così orgogliosi dei nostri pugili, dei nostri veri campioni di boxe e campioni di questa guerra. Siamo orgogliosi di essere ucraini”, ha detto a Espn Mykola Kovalchuk, presidente della Wbc ucraina. (Adnkronos)
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