Belgrado, Jacobs fa falsa partenza nella finale dei 60 metri: “Meglio adesso che ai Mondiali”
La gara va allo slovacco Volko. Tra due settimane la competizione iridata indoor
Belgrado – Si corre forte, si lancia lontano, si salta altissimo, in questo impianto, la Stark Arena di Belgrado. E si affrontano anche disavventure che possono tornare d’insegnamento tra pochi giorni ai Mondiali indoor, ospitati su questa stessa pista, dal 18 al 20 marzo. Marcell Jacobs esce di scena prima ancora che inizi la finale dei 60 metri nel meeting della capitale serba: il campione olimpico è squalificato per falsa partenza dopo aver vinto la batteria in 6.56.
Jacobs: “Mai accaduto, meglio ora che ai Mondiali”
“È la prima falsa partenza della mia vita, non era mai successo – le parole di Marcell Jacobs (Fiamme Oro) – ma non ho rabbia, oggi serviva capire queste cose, non pensare al tempo o al piazzamento. Meglio farla ora che farla ai Mondiali. La pedana è molto rialzata, con tante vibrazioni, molto rimbalzante: potenzialmente si può correre veloce ma va interpretata bene, e oggi ho capito come fare. Ce sono state davvero tante, di false, oggi pomeriggio: sia nella gara maschile sia in quella femminile sono stati squalificati gli atleti in quarta e in sesta corsia. Peccato perché a livello tecnico ero partito anche bene”.
Era l’ultima gara prima della rassegna iridata: previsti tre turni nella giornata di sabato 19 marzo. Il campione olimpico dei 100 e della 4×100 aveva passeggiato in batteria con 6.56, allungando a nove la striscia di gare consecutive stagionali senza sconfitte nei 60 tra batteria e finale. Poi quel movimento sui blocchi, il secondo sparo, il giudice che sventola il cartellino rosso, la gara che finisce prima di iniziare. Dopo una seconda falsa, la vittoria va allo slovacco Jan Volko con crono relativo (6.69). Anche al femminile, si “balla” in partenza. La terza è quella buona e Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) conferma di trovarsi nella condizione della vita, devastante soprattutto nella fase lanciata. Eppure l’uscita dai blocchi è ancora da rivedere: il 7.21 finale, ma anche il 7.20 della batteria ha margini ampi di progresso. “Sono molto sodisfatta di come ho gestito la gara perché non era facile a livello nervoso”, il commento della primatista italiana, 7.16 agli Assoluti indoor otto giorni fa. Nulla può l’iraniana Farzaneh Fasihi (7.31). (fidal.it)
(foto@Grana/Fidal)
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