Sincronizzato, la Nazionale ucraina al Polo Natatorio di Ostia
Arrivate questa mattina le atlete dopo un lungo viaggio. Le gemelle Aleksiiva: “Grazie per l’ospitalità”
Ostia – Tremila chilometri in pullman, scappando dalla guerra ma non dai propri sogni. Le ragazze della nazionale di nuoto sincronizzato ucraina varcano il cancello del Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia.
Sono circa le 12.15 quando raggiungono il Centro Federale, la prima “Oasi di Pace” dopo le giornate interminabili scandite dalla paura, dall’ansia e dal rumore della guerra. Ad accoglierle il presidente della Federazione Italiana Nuoto e del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati Paolo Barelli, che in prima persona si è prodigato per la causa, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Valentina Vezzali vistosamente emozionata e il presidente del X Municipio Mario Falconi. Insieme a loro, ad abbracciarle e sostenerle, il direttore tecnico della Nazionale di sincro Patrizia Giallombardo e gli azzurri Linda Cerruti, Costanza Ferro, Patrizia Ruggiero e Giorgio Minisini.
Il benvenuto del presidente della Fin Paolo Barelli
“Siamo orgogliosi di accogliere la squadra ucraina, campione del mondo, d’Europa e medagliata olimpica, che sta vivendo il dramma della guerra. Aspettiamo nei prossimi giorni altre sette atlete, che ancora non sono riuscite a superare il confine e raggiungere l’Ungheria. Siamo in contatto con loro, nonostante le mille difficoltà; speriamo di poterle recuperare già mercoledì alla frontiera. Speriamo, inoltre, di poter aver qui atleti di altre discipline acquatiche. Difficile che siano uomini di età superiore ai 18 anni, perché non possono uscire dall’Ucraina: tra questi anche il campione Romanchuk, che preferisce rimanere e difendere il suo Paese. Il problema è ovviamente enorme e noi ci siamo subito adoperati per garantire un briciolo di pace ad altete, ma soprattutto ragazze, che hanno visto interrompersi quella che era la loro normale quotidianità. Ci stanno arrivando molti messaggi di accoglienza anche di altri sport dopo questa iniziativa. C’è stata subito sintonia con il Presidente della Federazione ucraina; questo gesto fa parte della normalità delle cose legato alla drammaticità della situazione. Non entro nelle questioni politiche, noi ci occupiamo di sport e vogliamo e dobbiamo veicolare sempre un messaggio di pace”.
Le emozioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Valentina Vezzali
“E’ una giornata importante all’insegna della solidarietà e dell’accoglienza. Il mondo dello sport ha accolto l’appello lanciato dall’Unione Europea e dal Premier Mario Draghi. Il Centro Federale di Ostia è stato per dieci mesi centro nevralgico per le vaccinazioni e per il rilascio del green pass. Questo a dimostrazione che il presidente Paolo Barelli è sempre attento e puntuale verso temi così sensibili. Le donne ucraine stanno dimostrando una forza incredibile, una grande voglia di lottare e di non arrendersi: è un messaggio che va rimarcato in una giornata come l’8 marzo. Tutto il mondo dello sport sta cercando di andare in un’unica direzione, lanciando un forte messaggio di solidarietà e speranza verso il popolo ucraino”.
Il commento del direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo
“Voglio ringraziare innanzitutto il nostro presidente Paolo Barelli per la sensibilità dimostrata nel voler ospitare la nazionale Ucraina, squadra cui siamo molto legati nonostante siano le nostre avversarie da sempre. Proprio quest’anno ci siamo poste come obiettivo quello di superarle; ma l’aspetto puramente sportivo in questi momenti passa in secondo piano. Non sappiamo neanche cosa queste ragazze abbiamo e stiano passando: possiamo solo immaginarlo. Qui ad Ostia troveranno calore e la possibilità di allenarsi nel migliore dei modi. Appena abbiamo capito che c’era questa possibilità ho contattato il commissario tecnico della nazionale ucraina che mi ha risposto con grande commozione”.
Le parole degli Azzurri
Comincia Giorgio Minisini: “Siamo ovviamente contenti di mettere a disposizione della nazionale ucraina un posto sicuro dove potersi allenare. E’ una bellissima coincidenza che nel giorno della festa della donna si riesca ad accogliere un gruppo di ragazze che stanno dimostrando una forza invidiabile e che rappresenta un messaggio su come affrontare le difficoltà piccole e grandi della vita”. Prosegue Costanza Ferro: “Sono ragazze che conosciamo molto bene; in questi giorni le abbiamo sentite spesso e siamo orgogliose di poterle accogliere qui in Italia. Ci mettiamo nei loro panni e sappiamo benissimo che per loro sono giorni drammatici, carichi di paure e preoccupazioni. Speriamo di restituire loro un po’ d’umanità”. Lucrezia Ruggiero aggiunge: “Oggi saranno contente, perché hanno raggiunto un posto sicuro, tranquillo e sereno. Immaginiamo, però, che in testa e nei pensieri avranno continuamente familiari ed amici che hanno lasciato in Ucraina. La voglia di rivederli al più presto è forte: non è facile per un atleta vivere lontano dai propri cari. Noi faremo di tutto per farle sentire a casa”. Linda Cerruti conclude: “Il gesto della nostra Federazione è bellissimo, unico. Speriamo almeno che riescano a staccare un po’ la testa e concentrarsi sulla preparazione. In questi giorni ci alleneremo con loro, provando anche a tirargli su il morale”.
La testimonianza del tecnico della Nazionale ucraina Olesia Zaitseva
“Abbiamo lasciato tutto in Ucraina: affetti, familiari ed amici. Ma dobbiamo fare questo per il nostro Paese e per renderlo orgoglioso di noi. Spero che questa guerra finisca presto. I bombardamenti hanno distrutto la mia città in pochi minuti. E’ un dramma. Ringraziamo l’Italia e la Federazione Italiana Nuoto per questa incredibile opportunità, sono commossa, ora abbiamo negli occhi solo sofferenza invece di sport”.
Le parole delle atlete ucraine
Parlano le gemelle del bronzo olimpiche con la Squadra. Maryna Aleksiiva: “In questo momento così drammatico per il nostro popolo ci è stata offerta la bella possibilità di allenarci al meglio e nelle migliori condizioni in Italia in vista dei campionati europei di Roma. I nostri familiari sono rimasti lì, ma sanno che adesso siamo in un posto sicuro e felice. Noi ci alleniamo principalmente a Kharkiv, anche se non tutte veniamo da lì. Ci sono ragazze provenienti anche da altre città”. Vladyslava Aleksiiva aggiunge: “Vogliamo ringraziare l’Italia e il presidente Paolo Barelli che si è adoperato per ospitarci, senza pensarci su. Questa accoglienza e il vostro supporto ci trasmettono emozioni incredibili”. (federnuoto.it)
Foto A. Staccioli/INSIDE-DBM
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