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Cosa fare per correre la RomaOstia: i consigli del preparatore atletico Andrea Giocondi

9 marzo 2022 | 12:05
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Cosa fare per correre la RomaOstia: i consigli del preparatore atletico Andrea Giocondi

Organizzare giornate e chilometri da correre, l’aspetto mentale è importante. L’ex azzurro fa un pronostico per i Mondiali di Belgrado

Ostia – Si sente chiederlo spesso. Non solo perché la RomaOstia è una delle mezze maratone più partecipate e più suggestive in bellezza di scenario naturale e paesaggistico, insieme allo spettacolo podistico italiano, ma anche perché c’è evidentemente voglia di misurare se stessi.

La domanda che ricorre è “cosa devo fare per correre la RomaOstia”?. Essere protagonisti di un evento che trasmette forti emozioni e fa sentire parte di una grande festa dello sport attrae probabilmente molti.

Da un anno la competizione ha cambiato il percorso finale, favorendo record storici e emozioni più grandi, partendo comunque sempre dall’Eur e arrivando dritti al mare di Ostia, senza la deviazione sul lungomare (cambiamento applaudito dal maggior parte dei podisti), aumenta la voglia di esserci. Il running italiano è un settore estremamente sviluppato ed è assolutamente praticato e partecipato da milioni di persone in Italia. Ma molti devono iniziare da zero. E se hanno voglia di correre i 21 km della RomaOstia devono affrontare un percorso di preparazione fisica, con l’aiuto di un allenatore specifico, che sappia guidarli e consigliarli.

Per arrivare al bacino di richieste che in prossimità o in coda a tale evento, si sovrappongono, Il Faro online ha sentito uno dei migliori preparatori atletici italiani. Uno dei simboli dell’atletica azzurra, ex campione di atletica medagliato e oggi personal trainer che segue anche molti atleti della Nazionale Italiana. Andrea Giocondi era presente a bordo percorso lo scorso 6 marzo. Seguendo i propri iscritti e incitandoli al traguardo della corsa, dopo una fase intensa di allenamento in preparazione della mezza maratona più partecipata d’Italia.

foto@AndreaGiocondi-Facebook

Giocondi ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta ed è stato un grande campione delle Fiamme Gialle. Nel 2012, era accanto ad Annalista Minetti alla Paralimpiadi di Pechino nel 2008, lui sua guida, che ha portato l’ex campionessa azzurra a vincere il bronzo negli 800 metri. Oggi l’ex azzurro è preparatore atletico e sta accanto ai suoi atleti curando di essi aspetti fisici e mentali. Motivatore e allenatore. I suoi consigli sono semplici e si adattano alle caratteristiche personali di chi decide di correre i 21 km (non pochi, come lui stesso sottolinea) della RomaOstia. Fa anche un pronostico per i prossimi Mondiali Indoor di atletica di Belgrado, che ha seguito delle Olimpiadi di Tokyo, potrebbero replicare successi straordinari.

Caro Andrea, molte persone vorrebbero partecipare alla RomaOstia. Cosa devono fare correrla?

“Si devono preparare con metodo e con la giusta progressione. Rispettare non solo i ritmi cronometrici, ma soprattutto quelli che ci impone il fisico passo dopo passo. 21 km non sono pochi e non sono banali. Iniziare dal primo metro è la cosa essenziale e fondamentale”.

..ma se una persona parte da zero e ha voglia di correre 21 km, come può fare?

“Bisogna avere l’obiettivo che è la RomaOstia e avere del tempo per prepararla. Dico sempre di farlo tra le 12 alle 16 settimane di allenamento. E poi il tempo. Tre volte a settimana il minimo, anche quattro che è meglio. Rispettare la progressività dell’allenamento”.

foto@AndreaGiocondi-Facebook

Quante volte ci si dovrebbe allenare e quanti chilometri si dovrebbe percorrere?

“Non c’è un quanto per la preparazione dei chilometri, ma come farli e di quanto può essere il ciclo. Può essere settimanale o bisettimanale. Nel quotidiano dipende dal tipo di allenamento che si affronta. Ripetute veloci. Ne bastano anche pochi, dai sette ai 10 km. Oppure un pochino più in là nella distanza, dai 12 ai 16 km con il tempo e la progressività”.

Perché correre Andrea? Quali sono i benefici?

“Si apre un mondo dal punto di vista medico e scientifico. Dal fisiologico al motivazionale. Sforiamo nella mente. Alla base c’è il processo ormonale, sia per il fisico che l’aspetto mentale. Gli ormoni muovono l’uomo. Si sente parlare spesso di endorfine, testosterone, categolamine e serotonina, questi ultimi sono quelli dello stress e della depressione. Fare un buon lavoro ciclico e continuo è ciò che ti fa stare bene, uguale migliore stile di vita”.

foto@AndreaGiocondi-Facebook

Tra poche settimane si svolgerà il Mondiale Indoor di Belgrado. Quali sono i tuoi pronostici?

“I presupposti sono eccezionali, alle stelle. L’atletica non è mai così scontata però. Voglio dire ai miei ragazzi che non si vive di speranza, dobbiamo concentrarci sulle certezze. Quelle che noi abbiamo sono quelle delle ultime Olimpiadi. Perciò in bocca in lupo a tutti gli azzurri”.

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