Sei Nazioni, Italrugby bella ma non letale: vince la Scozia
La Scozia fa suo il match e la prima Cuttitta Cup con il punteggio di 17 a 33 davanti ad un Olimpico riempito con 40mila spettatori
Roma – Una Scozia ottimamente messa in campo, solida difensivamente e più performante nel breakdown, spegne le aspettative italiane di interrompere la lunga striscia negativa nel Torneo facendo suo il match e la prima Cuttitta Cup con il punteggio di 17 a 33 davanti ad un Olimpico andato oltre i 40.000 spettatori.
Gli Azzurri hanno lottato con intensità provando diverse soluzioni in tutte le aree del gioco, ma non hanno mai dato l’impressione di poter portare dalla loro l’inerzia di una partita gestita con lucidità e cinismo da un XV britannico in costante crescita nel Torneo.
Il match
Primo Tempo. Italia subito aggressiva nel primo possesso, con Braley a dettare tempi velocissimi sui punti di collisione: la Scozia è reattiva, confronto che si prospetta interessante. Al 3’ fuori gioco britannico sulla linea dei dieci, Garbisi va per i pali e con un sinistro teso centra l’acca per il 3 a 0. Gli ospiti cercano varchi nella difesa, ma la cerniera azzurra è impermeabile ed il baricentro della partita rimane in campo scozzese. Al 13’ folata italiana, con palla mossa sul fronte allargato dopo un turn over conquistato poco fuori dai 22, la Scozia gioca bene a terra e guadagna la punizione che sbroglia una situazione potenzialmente molto pericolosa.
Le squadre si affrontano duramente sull’uno-contro-uno, con Lamaro colpito duro sostituito da Steyn per qualche minuto: al 18’ il XV del Cardo trova il guizzo vincente, con metri guadagnati sul corridoio di destra, taglio interno di Harris e palla allargata al massimo per Johnson che sulla linea laterale sprinta e si tuffa per la meta del 3 a 5. L’Italia non ci sta e torna ad attaccare, ma con la squadra in avanzamento netto nel cuore dei 22 è perfetta la lettura difensiva che porta Price all’intercetto ed alla successiva meta di Harris, comodo a chiudere la cavalcata blu in campo aperto. Russell converte, Scozia avanti 12 a 3.
La frustrazione dei ragazzi di Crowley diventa subito vogli di rivalsa: gli avanti portano avanti la palla con un multifase a terra, poi Garbisi allarga su Bruno che vola sull’out ed evita di mettere il piede fuori mentre inventa un assist fantastico per Braley che schiaccia la prima meta per i suoi. Garbisi è preciso, 10-12. Al 34’ Scozia di nuovo pericolosa, Russell finta un calcio in touche da penalty e prova ad allargare sul lato aperto, Brex intuisce e placca duro, ma lo scontro con l’attaccante è duro e l’arbitro chiede la sostituzione per sospetta concussion.
Entra Zanon, si riparte con una mischia chiusa sotto i pali per un fallo rilevato in precedenza: sugli sviluppi la difesa italiana cede, Russell e Hogg creano il mismatch e Harris è bravo a fiondarsi nello spazio per la seconda marcatura personale che vale il 10 a 19 fino alla chiusura di frazione.
Secondo Tempo. Al rientro dalla pausa squadre a testarsi sul gioco al piede, Hogg è come sempre elettrico ma non sfonda, mentre Bruno è costretto ad uscire lasciando spazio all’italo-francese Capuozzo, che si piazza ad estremo con Padovani spostato all’ala.
Sono gli ospiti a fare la partita in questa fase, lavorando meglio il breakdown e sfruttando le gambe di Hogg per lo strappo improvviso che manda in meta Graham al minuto 48: Russell trasforma, la Scozia scappa via sul 10 a 26. Crowley chiama quattro cambi, tutta la prima linea e Fusco per Braley, cercando freschezza e soluzioni diverse in attacco, che però la Scozia non concede chiudendo benissimo sia il perimetro stretto, sia i canali più esterni. Al 56’ penalty per l’Italia a seguito di una carica irregolare su Garbisi: lo stesso giocatore veneziano tenta di centrare i pali da una quarantina di metri, ma la balistica non è precisa ed il punteggio rimane invariato.
Le gambe azzurre cominciano a girare meno, impegnate in un match difensivo ad alta intensità: la Scozia intuisce e con Price sezione la linea in opposizione sgusciando tra le guardie strette, con Hogg che chiama la palla al largo andando poi puntuale a marcare la meta del bonus ed il 33 a 10 dopo la conversione di Russell. È profondo il solco tra le due contendenti ora, ma l’Italia non intende mollare e al 65’ sviluppa un drive da touche in attacco che porta la squadra nel cuore dei 22 avversari: Fusco detta bene i tempi, gli avanti trovano metri e poi sul lato destro la palla vola fino a Padovani che con un tocco delizioso serve all’interno Capuozzo che non deve far altro che schiacciare. Garbisi trasforma, 17 a 33.
Gli Azzurri si galvanizzano, spinti da un Olimpico che urla a pieni polmoni per sostenere i ragazzi in campo: Ruzza ruba una touche in attacco, sul drive che ne esce la Scozia subisce pesantemente la spinta degli italiani, che arrivano ad un centimetro dalla meta prima che Marin venga sospinto all’esterno. Il match è apertissimo, con squadre a sfidarsi a tutto campo: Townsend manda in campo tutta la panchina, la squadra risponde giocando in campo azzurro con grande pericolosità, ma nel finale è l’Italia a sorridere, con Capuozzo che prende l’iniziativa risultando imprendibile per la difesa al termine di un prolungato possesso italiano: il tocco vincente vale la doppietta ed il 22 a 33 che manda in archivio la contesa. (fonte Fir, foto Facebook Federazione Italiana Rugby official page)