Roma, lotta agli Ncc irregolari. Anar: “Pizzicato un altro abusivo”
“Questa licenza non è stata la prima che gli è stata revocata grazie anche alla segnalazione di Anar”
Roma – Aveva costituito una Cooperativa su Roma, inserendo all’interno della stessa autorizzazioni provenienti da piccoli comuni italiani. Ma la macchina con la quale era in città, pizzicata dalla Polizia Municipale perché sprovvista del necessario “foglio di committenza”, ossia dell’incarico di lavoro (il contratto col cliente, in parole povere) per poter operare, è poi risultata soprattutto priva di rimessa nel territorio autorizzante.
“Nel caso specifico – afferma Ivano Fascianelli, presidente di Anar, Associazione Nazionale Autonoleggiatori Riuniti – si tratta di un ex tassista che ha ceduto la licenza per costituire una Cooperativa con licenze da tutta Italia, per poi in realtà operare su Roma; quest’ultima licenza, va sottolineato – non è stata la prima che gli è stata revocata grazie anche alla segnalazione di Anar. L’ennesimo provvedimento di Revoca in autotutela di Autorizzazione NCC da parte di un Comune è la riprova di come il problema sul quale dibattiamo da tempo sia reale e concreto.
E’ l’antico vizio – prosegue – di usare autorizzazioni della provincia di Foggia, della regione Marche o di altre parti d’Italia, comuni distanti centinaia di chilometri da Roma, senza mai essere presenti sul territorio autorizzante e senza nemmeno avere i requisiti base identificati nella Rimessa dove le auto dovrebbero essere parcheggiate in assenza di servizio”.
In sostanza, l’Ncc può andare dove vuole – spiega Fascianelli – purché ci sia un cliente a bordo ed un piano di viaggio definito. E deve avere una rimessa nel luogo dove è stato autorizzato, cioè deve tornare lì a parcheggiare la vettura una volta terminato il servizio. Cosa questa che spesso non accade, e ci sono irregolari che per il solo fatto di avere una licenza operano in maniera stanziale su Roma. Nell’ultimo caso registrato, non solo non tornava in garage del proprio territorio autorizzante…ma la rimessa neanche esisteva!!
Non ci vorrebbe poi tanto – conclude Fascianelli – per eliminare questo sistema nella Capitale; i mezzi ci sono… basterebbe regolamentare l’accesso in ZTL nel Comune di Roma applicando l’art. 29 del Regolamento Taxi/Ncc approvato a Giugno 2021 dalla vecchia giunta Raggi”.
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